(Fonte: "Corriere della Sera")
Provengono in gran parte dal mondo digitale le minacce più gravi alle imprese: fake news, diffamazione sui social media, fughe di informazioni digitali, attacchi informatici su larga scala, frodi legate alle criptovalute: un mondo sempre più complesso che le organizzazioni tradizionali devono imparare ad affrontare e gestire, insieme con questioni normative e reputazionali sempre più sofisticate.
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Il "Global fraud and risk report" di Kroll rivela che le aziende si trovano ad affrontare uno scenario di rischio ancora più esteso. Quasi i due terzi (63%) degli intervistati citano i social media tra le priorità principali per lo sviluppo di una strategia di difesa delle loro organizzazioni. Il rischio reputazione da relazione con terzi è paventato dal 29% delle imprese.
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E' una preoccupazione globale: l'84% delle aziende si sente minacciato dal rischio di manipolazione del mercato attraverso i social media.
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Secondo il rapporto, il 39% delle aziende teme la fuga di informazioni interne e quindi i danni alla proprietà intellettuale e ai segreti commerciali. Per la prima volta in dieci anni, il furto la perdita o l'attacco alle informazioni sono risultati il principale tipo di frode sperimentato con un'incidenza del 29%. Si sono aggiunte ore le criptovalute e i registri condivisi (blockchain).
Oltre un terzo (35%) considera la frode o il furto come la principale preoccupazione relativa agli investimenti in questi settori. Più di un quarto (28%) dichiara comunque di avere subito frodi ad opera di soggetti esterni negli ultimi 12 mesi.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
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