mercoledì 31 ottobre 2018

Strumenti come PowerPoint instupidiscono?

Sebbene l'articolo che ho letto parli dell'utilizzo di strumenti quali PowerPoint nell'ambito dell'insegnamento, credo che il ragionamento che c'è dietro all'esposizione possa valere in ogni ambito, anche in quello lavorativo.
Voi cosa ne pensate? Ritenete che corsi aziendali, presentazioni, riunioni basate su questi strumenti possano essere noiosi, poco efficaci e addirittura "instupidire" chi ascolta?

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martedì 30 ottobre 2018

Perché i buoni leader spesso sono anche buoni insegnanti

Da cosa si riconosce un buon leader? Spesso dal fatto che sia anche bravo a insegnare le cose. Ce ne parla questo articolo postato su LinkedIn (traduzione automatica che a volte è  davvero esilarante, portate pazienza!).

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lunedì 29 ottobre 2018

La prima cosa da fare quando si inizia un lavoro nuovo

Cosa bisogna fare come prima cosa quando si inizia un lavoro nuovo? Ce lo racconta "Business Insider Italia".

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venerdì 26 ottobre 2018

Ottimizzare una ricerca su Google

Sei sicuro di conoscere il modo migliore per trovare un'informazione specifica su Google? Se così non fosse, "Business Insider Italia" ce lo spiega in questo articolo.

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giovedì 25 ottobre 2018

Stipendi, il divario uomo-donna cresce ai piani alti

(Fonte: "Il Corriere della Sera")

Se sei donna, più sali più ti arrabbi con i colleghi uomini.
Le alte gerarchie aziendali, infatti, almeno dal punto di vista del gap salariale uomo donna, non sono per niente virtuose. Lo si deduce dall’indagine «Executive compensation outlook 2018» realizzata
dalla società di recruiting Badenoch & Clark, in collaborazione con JobPricing specializzata in analisi retributive.
Se infatti si considera l’intero mercato dei dirigenti, lo scarto nelle buste paga esiste ma non è drammatico: 94.315 euro lordi annui di retribuzione fissa per le donne, 103.405 per gli uomini, il 9,6% in più.


Più marcato e molto significativo diventa il gap se si passa alle società quotate in Borsa ma si resta nella fascia bassa dei dirigenti, i non executive, quelli cioè che non fanno parte delle direzioni aziendali. In quest’area le retribuzioni medie oscillano tra i 47.352 euro delle donne e i 65.576
dei corrispettivi uomini (+38,5%).
La disuguaglianza diventa infine formidabile se si resta nelle società quotate ma si considerano solo i profili executive: 276.156 euro se sei donna, 470.675 per il pari grado maschio, cioè ben il 70,4%
in più.


Un divario eccessivo? C’è di peggio. Perché se si va a segmentare il mercato delle quotate per livelli di fatturato, in certe situazioni le retribuzioni maschili diventano più del doppio di quelle femminili. E’ il caso per esempio dei presidenti dei consigli di amministrazione di aziende con alto giro d’affari (oltre gli 800 milioni di euro): le donne in questo caso subiscono un gap retributivo addirittura del
133,2%. C’è però una significativa attenuazione di queste differenze abissali se si vanno ad esaminare i ruoli apicali più operativi. Infatti una donna amministratore delegato di un’azienda quotata, posizione che riesce a raggiungere solo 5,6 volte su 100, fa ridimensionare il gap fino al
15,7%.


«È una fotografia impietosa (...) che mette bene in evidenza il ritardo notevole del nostro paese rispetto ad altri in ambito di carriera e retribuzioni delle donne. Eppure non mancano studi che dimostrano una correlazione positiva fra un elevato tasso di gender diversity dirigenziale e il successo di un’azienda». In definitiva, pur se negli ultimi dieci anni sia cresciuto di quasi sei volte
il numero delle donne presenti nei board aziendali, passando dal 5.9 % al 33,6% del 2017 (ma solo all’11,3% nelle quotate) ciò non ha intaccato le disuguaglianze retributive.


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mercoledì 24 ottobre 2018

Colloquio di lavoro? Ecco cosa fare subito prima

Hai un colloquio di lavoro in vista? Prima di tutto, "in bocca al lupo" e poi...sai come comportarti nei minuti che precedono l'incontro? Ce lo racconta "Business Insider Italia".

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martedì 23 ottobre 2018

Ecco il decalogo da mettere in pratica per un colloquio vincente

("Fonte: "Corriere Innovazione")

Dal linguaggio del corpo al dress code, le regole per affrontare con calma e preparazione uno dei momenti più stressanti della carriera. 

Fai delle ricerche

Informarsi è importante per capire chi cerca il datore di lavoro, cosa richiede la mansione e il background della persona che fa il colloquio. Più ricerche si conducono più possibilità si ha di rispondere in maniera appropriata alle domande poste durante l’incontro. Via allora anche alle ricerche su Google e social network.

Prepara delle risposte

Un’altra chiave per un buon colloquio è preparare delle risposte a domande previste. In primo luogo, occorre chiedere al capo del personale che tipo di colloquio aspettarsi. L’obiettivo è provare a determinare cosa verrà chiesto e preparare risposte dettagliate ma concise.

Vestiti in modo appropriato

Pianifica un guardaroba adatto all’organizzazione e alla sua cultura. Mantieni accessori o gioielli al minimo. Cerca di non mangiare o fumare prima del colloquio.

Sii puntuale

Non ci sono scuse per arrivare tardi a un colloquio. Cerca di arrivare quindici minuti prima. Porta con te copie del tuo curriculum vitae e il portfolio con i tuoi lavori. Porta anche carta e penna e spegni il cellulare.

Non dimenticarti le buone maniere

Una delle regole principali è essere educati e rivolgersi in maniera cordiale alle persone che si incontrano appena si entra nell'edificio. Quando si incontra la persona con cui si affronterà il colloquio è opportuno sorridere, creare un contatto visivo e dare la mano con la giusta energia (né floscia né da stritolare le ossa).

Sii conciso e non sparlare

Da evitare le risposte lunghe che possono annoiare l’interlocutore. Tenta di mantenere le risposte brevi e di essere pertinente. Mai parlare male di un posto dove si è lavorato in precedenza né di un ex collega. Il colloquio riguarda solo te.

Il corpo parla

Il linguaggio del corpo può distrarre chi parla con te o, peggio, bloccare la tua assunzione. Sono efficaci e positivi: il sorriso, il contatto degli occhi una postura solida, l’ascolto attivo e i cenni del capo. Sono negativi: la postura dinoccolata, lo sguardo perso nel vuoto, giocare con la penna. Ruotare con la sedia, tirare indietro i capelli, masticare la gomma o borbottare.

Fai delle domande

Gli studi mostrano che i datori di lavoro giudicano l’interesse nei confronti del lavoro anche in basa al fatto che il candidato ponga delle domande. Dunque è opportuno preparare delle domande in anticipo, aggiungendone altre che possono sorgere durante il colloquio.

Sii un buon venditore

Non è sempre la persona più qualificata a ottenere il lavoro. Ma quella che ha saputo rispondere meglio alle domande e mostrare che è la più adatta al lavoro. Alcuni paragonano il colloquio a una vendita: si sta vendendo al datore di lavoro la propria abilità di assolvere ai bisogni dell’azienda, risolvere i suoi problemi e contribuire al suo successo.

Ringrazia

Ringrazia chi ti ha sottoposto al colloquio. Comincia durante l'incontro, prima di congedarti. Subito dopo puoi inviare una mail di ringraziamento.

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lunedì 22 ottobre 2018

C'è un posto nel mondo dove lavorare fino a tardi non conviene

Sapete che c'è un Paese europeo dove lavorare fino a tardi fa una brutta impressione? Cosa ne pensate?

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venerdì 19 ottobre 2018

Le regole del capo perfetto

Leader o tiranno? Quali sono le regole per essere un capo perfetto? Ce le racconta "la Repubblica".

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giovedì 18 ottobre 2018

6 cose da tenere sempre a portata di scrivania

Quali sono le sei cose che ognuno di noi dovrebbe avere sulla scrivania? Ce lo racconta "Business Insider Italia".

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mercoledì 17 ottobre 2018

Schiacciare un pisolino aiuta a prendere decisioni

Uno studio dell’Università di Bristol mostra che 90 minuti di sonno possono contribuire all’elaborazione di informazioni presenti nel subconscio, portando a scelte più lucide. Ce lo racconta "la Repubblica".

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martedì 16 ottobre 2018

Ordine? Team building? Forse no...

Vi hanno insegnato che una scrivania ordinata e una squadra che segue i dettami del team building sono indice di efficacia e di efficienza? Alcune nuove teorie lo smentiscono...

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lunedì 15 ottobre 2018

4 strategie digitali per ottenere un colloquio

Siete alla disperata ricerca di un colloquio? Forse uno di questi suggerimenti può fare per voi...

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venerdì 12 ottobre 2018

17 modi per rovinarsi la salute in ufficio

Pur essendo più sicuro di altri, il lavoro alla scrivania nasconde comunque numerose insidie da non sottovalutare. Ce ne parla "Il Corriere della Sera".

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giovedì 11 ottobre 2018

Bandire computer, msartphone, ecc. dalle riunioni?

Su LinkedIn ho trovato uno spunto di discussione che reputo interessante e che mi piacerebbe sviluppare con voi.

Come giudicate il fatto che qualche collega utilizzi il computer o lo smartphone durante le riunioni di lavoro?
A causa delle ultime ricerche sul tema (qui ne trovate una) sono parecchie le aziende che stanno già proponendo riunioni senza dispositivi per promuovere la collaborazione e l'efficienza degli incontri (ne parla la CNN).

Cosa ne pensate? Da voi come funziona?

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mercoledì 10 ottobre 2018

Welfare in azienda

(Fonte: "Corriere Economia")

Il welfare aziendale funziona, non tocca, va esteso e gli incentivi offerti saranno confermati anche nella nuova Finanziaria. A dirlo è il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, intervenuto nel convegno che si è tenuto la scorsa settimana "Welfare che fare. Il bilancio della riforma" (...)
"La sua crescita deve proseguire ed è anche il momento di potenziarlo ulteriormente - ha detto Durigon - . Per farlo occorre per prima cosa superare la distanza che separa i lavoratori dalle aziende che, conoscendone i benefici, implementano progetti ampi ed estesi, da quelli che lavorano in realtà che al contrario lo considerano un costo e un impegno che non vale la pena affrontare. 
Per estendere la platea dei beneficiari, un contributo importante deve venire dagli enti bilaterali e dalla contrattazione più in generale. Ampliare il numero delle persone che potrebbero godere dei servizi e beni del welfare aziendale svilupperebbe un nuovo sistema del lavoro che offre vantaggi ai dipendenti, crea ricchezza sul territorio e contribuisce all'emersione del nero dato che ogni transazione dovrebbe essere fatturata".

E' vero che soprattutto le piccole e micro aziende sono ancora, come prevedibile, un po' ai margini del processo, ma dal rapporto Welfare Index Pmi (...) arrivano buone nuove. Il numero di imprese attive è passato dal 25,5 % del 2016 al 41,2 % del 2018 e nelle realtà minori dimensioni cresce la propensione a stringere alleanze per realizzare  sistemi di welfare aziendale condiviso sul territorio: reti di imprese, partecipazione a consorzi, adesioni a servizi comuni.

(...)

Ma quali sono le tre aree di welfare sulle quali le aziende indirizzano gli sforzi per soddisfare le esigenze dei dipendenti? Al primo posto troviamo la salute e l'assistenza. Secondo i dati 2018, il 42% delle imprese attua almeno una iniziativa in questo macro area garantendo l'accesso alle cure e ai servizi di prevenzione e sostenendo le famiglie nel caso di assistenza degli anziani e di persone non autosufficienti. Un terzo considera prioritario farlo nei prossimi anni.
Cresce e raddoppia l'attenzione ai temi della conciliazione, coerentemente con il cambiamento di stile di vita. Il 59,4% delle Pmi proprone iniziative di questo tipo, fra queste lo smart working ma non solo. Vi sono anche fra gli altri: il sostegno ai genitori, i permessi aggiuntivi a quelli contrattuali, le integrazioni del congedo di maternità, le convenzioni con asili e scuole. 
Terzo, fra i benefit più diffusi, il sostegno all'istruzione e l'orientamento dei giovani con iniziative specifiche per favorire la mobilità sociale e la formazione dei dipendenti.

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martedì 9 ottobre 2018

Gap uomo-donna nella retribuzione


Per guadagnare quanto gli uomini le donne devono lavorare due mesi in più all’anno. Ce lo racconta "Il Corriere della Sera".


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lunedì 8 ottobre 2018

Le aziende con i migliori stage

Fare gli stagisti, in qualche caso, può essere molto frustrante ma ci sono aziende dove uno stage può essere una buona opportunità lavorativa e anche offrire una contropartita economica di un certo rispetto. Ce ne parla "Business Insider Italia". 

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venerdì 5 ottobre 2018

Discriminazione sul lavoro anche per gli uomini?

Anche gli uomini vengono professionalmente discriminati per il fatto di essere maschi? Ce ne parla "Business Insider Italia".

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giovedì 4 ottobre 2018

Lavorare da casa aumenta la produttività

Lavorare da casa fa aumentare la produttività. Ce lo racconta "Business Insider Italia".

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mercoledì 3 ottobre 2018

Le lauree che permettono di guadagnare di più al primo impiego

Quali sono le lauree che permettono di guadagnare di più al primo impiego? Ce lo racconta "Il Corriere della Sera".

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martedì 2 ottobre 2018

La pettinatura influenza la vostra carriera

Una pettinatura può influenzare la carriera lavorativa? Secondo la ricerca riportata da "Business Insider Italia" sembra proprio di sì.

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lunedì 1 ottobre 2018

Le 10 capacità che saranno più richieste in futuro nelle aziende

"Business Insider Italia" ci racconta quali saranno, in un prossimo futuro, le abilità più richieste dalle grandi aziende. Voi ne avete qualcuna?

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