lunedì 24 giugno 2019

Impatto della ISO 9001:2015 sui documenti già esistenti

Come ci si deve comportare quando ci si trova a dover impostare da zero un sistema documentale secondo la ISO 9001:2015 ma esistono già moltissimi documenti pregressi? Occorre riesaminarli uno ad uno e rimietterli secondo i dettami della norma?
Ovviamente no, si tratterebbe di un lavoro lungo e sostanzialmente inutile e, come sappiamo bene, la ISO 9001:2015 ci sconsiglia vivamente di intraprendere qualsiasi azione che non sia utile all'organizzazione. Come comportarsi, dunque?

Bisogna mantenere il controllo delle informazioni documentate che decidiamo di includere nel sistema (procedure, istruzioni, modulistica, ecc.) e mantenere come registrazioni fatte secondo la ISO 9001 solo quelle che svilupperemo dal momento della progettazione del sistema qualità in poi. Sarebbe assurdo cambiare le registrazioni emesse prima di quella data.

Ma come bisogna comportarsi se alcuni di questi "vecchi" documenti devono essere mantenuti per essere, ad esempio, un riferimento futuro o perché costituiscono la storia di ciò che ha fatto un'organizzazione? In questo caso tutti i documenti che non entrano a far parte del sistema qualità possono essere identificati come "solo per riferimento" e il loro accesso va limitato a poche persone che sappiano chiaramente di quale tipologia di documento si sta parlando.

Voi come vi comportate in casi come questo? Avete dei suggerimenti da dare?

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venerdì 21 giugno 2019

Innovare e collaborare: le chiavi dell'azienda sostenibile

(Fonte: "L'Economia")

La sostenibilità in azienda non è un traguardo facile da raggiungere. Da un lato ci sono i consumatori e gli investitori che chiedono prodotti sempre più verdi, dall'altro c'è la difficoltà di cambiare i modelli di business mentre allo stesso tempo la catena dei fornitori fatica ad attenersi a nuove regole. 

(...)

Per sviluppare una trasformazione efficace in chiave sostenibile  è molto importante l'immaginazione. Le aziende dovranno immaginare come sarà il futuro, che cosa chiederanno i clienti e puntare a soddisfare i loro bisogni.

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In base a una ricerca di Bain le aziende che aspirano a una vera trasformazione in chiave sostenibile sono destinate a triplicare nei prossimi cinque anni, dal 9 al 26% delle aziende interrogate.  

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Un altro punto importante, per le aziende che vogliono posizionarsi alla guida della rivoluzione verde, è rendere la sostenibilità una proposta irresistibile per i clienti. Una delle barriere più citate oggi nei confronti della sostenibilità è il prezzo, ma le aziende più avanzate riescono a superarla.

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Per trasformare la società bisogna identificare le cause profonde dei problemi e gli incentivi che potrebbero spingere tutti i partecipanti a cercare di risolverli. (...) Il supporto tecnologico sarà molto importante in questa battaglia. Le tecnologie avanzate serviranno per creare un cambio di passo all'interno dei vari settori come, ad esempio, l'intelligenza artificiale per tagliare i consumi energetici.

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Bisogna infine ripensare ciò che è valore per l'impresa, avere il coraggio di ridefinire gli obiettivi e rivedere il modello di business se questo non è compatibile con la propria vita del futuro.  

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giovedì 20 giugno 2019

Far carriera diventando assertivi

Si può far carriera con l'assertività? Ce lo racconta Business Insider Italia.

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mercoledì 19 giugno 2019

I livelli degli obiettivi per la qualità

Come possiamo classificare gli obiettivi per la qualità secondo i diversi livelli?
E' molto semplice:
  1. Al primo livello, quello più alto, avremo la mission e la vision;
  2. Al secondo, gli obiettivi strategici;
  3. Al terzo, i cosiddetti obiettivi di processo o di progetto;
  4. Al quarto gli obiettivi dei singoli dipartimenti aziendali;
  5. Al quinto gli obiettivi dei diversi team;
  6. Al sesto gli obiettivi delle singole persone
Voi come avete classificato i vostri?

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martedì 18 giugno 2019

Obiettivi per la qualità

La ISO 9001:2015 ci parla di obiettivi per la qualità in molti punti della sua struttura. Ma cosa si intende esattamente per "obiettivo"?

Se guardiamo la pura terminologia, così come ci viene restituita dalla ISO 9000:2015, gli obiettivi sono dei risultati da raggiungere.
A questo possiamo aggiungere che un obiettivo non va mai considerato come una strada da percorrere ma, piuttosto, come una bussola che ci indichi la direzione corretta nella quale proseguire.

Gli obiettivi possono essere strategici, tattici o operativi; di lungo termine o di breve termine e si possono applicare a diversi livelli dell'organizzazione (possono essere, infatti, di tutta l'azienda, dipartimentali, di progetto, di processo o personali).
Possono anche essere relativi a diverse prospettive dell'organizzaizone come quella finanziaria, quella relativa alla salute e alla sicurezza, quella ambientale e, infine, quella della qualità.

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lunedì 17 giugno 2019

Il buon capo non è più quello di una volta

Quali caratteristiche deve avere oggi un capo per essere un buon boss? Ce lo racconta Business People

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venerdì 14 giugno 2019

Un profilo di successo su LinkedIn

Come va utilizzato il profilo di LinkedIn per diventare un profilo di successo dal punto di vista professionale?

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giovedì 13 giugno 2019

Essere genitori è una risorsa, anche per le aziende

Da uno studio emerge che essere madri e padri fa emergere talenti che, oggi più che mai, sono molto ambiti dai cacciatori di teste. Ce ne parla "la Repubblica".

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mercoledì 12 giugno 2019

Quando colpisce il burnout

Una sindrome in crescita, ora riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità - Alla base un trio micidiale: esaurimento, isolamento e “performance” sempre più scarse - Come si corre ai ripari se lo stress da lavoro ha superato il livello di guardia. Ce lo racconta: "La Stampa".

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martedì 11 giugno 2019

Lavoro: il low cost non è più una virtù

(Fonte: "L'Economia")

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I trasferimenti di attività verso l'Italia battono le delocalizzazioni verso l'estero. 

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La novità di questi giorni è un'indagine targata Istat sul trasferimento all'estero della produzione negli anni 2015-2017, un'indagine conoscitiva chiamata "International Sourcing" promossa dalla Commissione Europea.
Il primo dato è che nei tre anni presi in esame solo il 3,3% delle medie e grandi imprese ha trasferito all'estero attività o funzioni svolte in Italia, contro il 13,4 del periodo 2001-2006. Un analogo trend di ridimensionamento del fenomeno si è registrata anche a livello europeo (si è passati dal 16 al 3%).

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Le imprese che hanno delocalizzato attività nel periodo '15-'17 sono state circa 700 e sono prevalentemente aziende sia industriali che di servizi (nel manifatturiero sono le industrie ad alta o medio-alta tecnologia a ricorrere all'estero con relativa maggiore frequenza). Ma quante, invece, hanno fatto scelte differenti? L'Istat ci dice che sono state oltre 1000 (pari al 5% delle grandi e medie industriali e dei servizi) che hanno scelto, sempre nello stesso periodo preso in esame dall'indagine, di dar vita ad outsourcing di attività o funzioni aziendali precedentemente svolte all'interno, ma localizzandole in Italia. Anche in questo caso, più la dimensione sale, più la propensione si rafforza.

(...)

Alla domanda quali motivi potrebbero influenzare in modo determinante ulteriori trasferimenti in Italia in un'ottica 2020, le imprese hanno risposto sottolineando la riduzione della pressione fiscale per l'84,5%, politiche specifiche per il mercato del lavoro al 79%, policy di offerta localizzativa al 75,5% e incentivi per l'innovazione al 70,9%. Sono giudicati altrettanto importanti per le imprese industriali finanziamenti per l'acquisto di macchinari (76,9%) e politiche per l'offerta di lavoro qualificato.

(....)

Ma quali sono state, invece, nel recente passato le motivazioni contrarie, quelle che hanno portato a delocalizzare all'estero? La riduzione del costo del lavoro era giudicata "molto importante" dal 62,2% delle imprese e superiore come rilievo alla riduzione di altri costi di impresa (48,8%).

(...)

Grazie a questo insieme di dati si possono fare alcuni ragionamenti. Il primo è che il mutamento di pelle del sistema industriale italiano procede tutto sommato speditamente, la variabile costo del lavoro che aveva sostenuto la lunga fase delle delocalizzazioni non conta più come prima. Non giustifica da sola la decisione di fare outsourcing oltre frontiera.

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lunedì 10 giugno 2019

Lavorare solo 4 giorni?

Vi piacerebbe lavorare solamente quattro giorni alla settimana? Ce ne parla "L'Economia".

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venerdì 7 giugno 2019

È la felicità la chiave del successo lavorativo

Si è felici se si lavora bene o si lavora bene se si è felici? Ce ne parla: "L'Economia".

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giovedì 6 giugno 2019

Cosa non dire a un nuovo collega

Al lavoro avete un nuovo collega? Ecco cosa NON dovete dirgli!

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mercoledì 5 giugno 2019

Siete oggetto di mobbing?

Siete sicuri che quello che state subendo al lavoro sia mobbing? Ecco come verificarlo.

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martedì 4 giugno 2019

Siete stati licenziati? Ecco come superare il trauma

Vi hanno appena licenziato? Ecco il decalogo per superare questo brutto periodo.
E in bocca al lupo, amici!

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lunedì 3 giugno 2019

Personal branding per trovare lavoro

State cercando un nuovo lavoro? Se è così, forse vi interesserà sapere qualcosa di più di personal branding.

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