(Fonte: "D")
Un assolo di Keith Richards non è proprio l'ideale per concentrarsi sul lavoro, ma ai tempi del coworking e degli open space un paio di cufie con della buona musica possono servire a far fluire le idee.
Ecco qualche trucco per scegliere la colonna sonora perfetta.
Un assolo di Keith Richards non è proprio l'ideale per concentrarsi sul lavoro, ma ai tempi del coworking e degli open space un paio di cufie con della buona musica possono servire a far fluire le idee.
Ecco qualche trucco per scegliere la colonna sonora perfetta.
- Evitare canzoni con molto testo : crea confusione. Meglio scegliere canzoni in una lingua sconosciuta, per esempio come quella inventata dai Sigur Ròs.
- Scegliere brani ritmati, ripetitivi, per evitare che la mente spenda troppe risorse nel prevedere quello che sta ascoltando. Un esempio? "Music for Airports" di Brian Eno.
- I benefici della musica sul lavoro scompaiono se i testi sono ripetuti troppo spesso arrivando alla noia. Chi lavora con le emozioni e chi sul lavoro deve mostrarsi sorridente può ascoltare brani rock allegri o può ascoltare il proprio cantante preferito: il buon umore e le idee giuste, magicamente, si materializzeranno.
- Immancabile, il jazz di Miles Davis e Alice Coltrane, una varietà enorme di stati d'animo e di ritmi.
- Johann Sebastian Bach, per la sua elegante progressione matematica, è il top della musica classica.
- Steve Reich e Philip Glass sono compositori minimalisti che inducono la trance meditativa, quello che ci vuole per non distrarsi.
- La chill-out di Bonobo e Cinematic orchestra aiuta a smaltire lo stess.
- L'ambient di Brian Eno e Aphex Twin resta un piacevole sottofondo.
- Le colonne sonore dei videogame sono fatte apposta per la concentrazione. La London Symphony Orchestra, ad esempio, ne ha registrate dozzine
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