La
compilazione di un elenco dei rischi e la valutazione di ciascuno di essi è un lavoro impegnativo ma è solo il primo passo del processo di risk management.
Dopo aver pianificato cosa fare di tutti questi rischi, infatti, è necessario
dare seguito a tutte le strategie di mitigazione decise.
Parte dell'attuazione di questi controlli è la formazione dei lavoratori per assicurarsi che essi sappiano cosa viene loro richiesto. Sarà inoltre necessario aggiornare eventuali documenti di supporto come, ad esempio, le istruzioni di lavoro e le policy relative alla sicurezza sul lavoro.
Se si è deciso di non eliminare completamente il rischio perché non è possibile farlo o perché costerebbe troppo, il passo successivo del processo di gestione è assicurarsi che i rischi residui siano sotto controllo e che questi controlli siano efficaci.
A seconda del processo, questo può significare misurazioni regolari per registrare e analizzare il lavoro fatto, check list o ispezioni e verifiche.
Nel caso in cui si scopra, poi, che i controlli non sono stati soddisfacenti, occorrerà intraprendere qualche azione per rafforzare le metodologie di contenimento previste che non si sono rivelate del tutto efficaci o tornare addirittura alla fase di progettazione del metodo di controllo del rischio per metterne in atto di più efficaci.
Probabilmente tutto questo vi suonerà familiare e avrete riconosciuto che quello che vi stiamo descrivendo a proposito del processo di gestione dei rischi non è altro che il classico ciclo Plan - Do - Check - Act!
PIANIFICAZIONE: il registro dei rischi in essere non è altro che la pianificazione di livello superiore di tutto il processo che ci porta a riflettere su quali rischi impattino sulla quotidianità del nostro lavoro e su come gestirli.MESSA IN PRATICA: la formazione del personale, la preparazione della documentazione di supporto, la pratica di registrare e mantenere aggiornato quanto succede fa parte della fase di "Do". VERIFICA: Per verificare se quanto abbiamo fatto sia stato o meno efficace abbiamo le liste di controllo e le verifiche sul campo.CORREZIONE: Nel caso in cui dovesse risultare che ciò che abbiamo fatto non è stato efficace, bisognerà impostare azioni di correzione e miglioramento tramite riunioni, elenchi di attività, ecc.
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A seconda del processo, questo può significare misurazioni regolari per registrare e analizzare il lavoro fatto, check list o ispezioni e verifiche.
Nel caso in cui si scopra, poi, che i controlli non sono stati soddisfacenti, occorrerà intraprendere qualche azione per rafforzare le metodologie di contenimento previste che non si sono rivelate del tutto efficaci o tornare addirittura alla fase di progettazione del metodo di controllo del rischio per metterne in atto di più efficaci.
Probabilmente tutto questo vi suonerà familiare e avrete riconosciuto che quello che vi stiamo descrivendo a proposito del processo di gestione dei rischi non è altro che il classico ciclo Plan - Do - Check - Act!
PIANIFICAZIONE: il registro dei rischi in essere non è altro che la pianificazione di livello superiore di tutto il processo che ci porta a riflettere su quali rischi impattino sulla quotidianità del nostro lavoro e su come gestirli.MESSA IN PRATICA: la formazione del personale, la preparazione della documentazione di supporto, la pratica di registrare e mantenere aggiornato quanto succede fa parte della fase di "Do". VERIFICA: Per verificare se quanto abbiamo fatto sia stato o meno efficace abbiamo le liste di controllo e le verifiche sul campo.CORREZIONE: Nel caso in cui dovesse risultare che ciò che abbiamo fatto non è stato efficace, bisognerà impostare azioni di correzione e miglioramento tramite riunioni, elenchi di attività, ecc.
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