martedì 13 settembre 2016

Le emoji al lavoro?

(Fonte: "D")

La faccina sorridente si può mandare al boss? E al collega? A un sottoposto?

L'etichetta sull'utilizzo degli emoticon sul lavoro è un terreno sdrucciolevole. Non essendoci un codice di comportamento, si naviga a vista seguendo l'istinto. Ma gli "smiley" dilagano e una società di ricerca del personale americana
(...) ha domandato a 300 dirigenti d'azienda cosa ne pensassero delle "faccine" nella corrispondenza di lavoro.

Risultato?

Uno su cinque le trova divertenti, accettabili per il 41%, ritenute "sciatte" dal 39%.

Diciannove dipendenti su 100 le usano abitualmente sul lavoro, 26 ne farebbero a meno e un terzo le detesta.

Tutti, però, concordano nel dire che l'emoticon è ormai un aiuto in grado di dare a un testo scritto una certa intonazione, un sentimento, un'emozione, per sopperire alla carenza del faccia a faccia, sempre più rarpo nell'era del lavoro da remoto.

E anche se un'istituzione in materia di etichetta come l'Emily Post Institute è sprezzante al riguardo ("da non usare, negli affari suona infantile"), per chi lavora comunicando via mail
(...) gli emoticon sono diventati un mezzo di lavoro.

Ma bisogna sapere quali è meglio usare.


Voi cosa ne pensate? Usate le faccine nbelle comuniocazioni di lavoro?
Domani vedremo insieme la seconda parte dell'articolo e capiremo quali smiley buttare via e quali tenere anche in una corrispondenza professionale.


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