Il ritardo che l'Italia ha nel raccordare la scuola al mercato del lavoro non pare colmabile con un semplice incremento quantitativo degli investimenti in formazione (che pure non guasterebbero).
Piuttosto, è la struttura stessa dell'offerta educativa e formativa che necessita di revisione e profonda innovazione a sostegno della debole posizione lavorativa dei più giovani (e non solo) nel mercato del lavoro.
Ben altro valore e importanza dovrebbe,poi, assumere il buon funzionamento di tutti quegli strumenti volti ad accrescere - anche attraverso l'operatività di reti più o meno formalizzate tra istituzioni locali, istituzioni scolastiche e formative, imprese, ecc. - l'occupabilità.
Significative sono da questo punto di vista le esperienze scuola-lavoro. Altrettanto importanti sono poi tutti quei meccanismi istituzionali volti ad agevolare il placement degli studenti e, in generale, la transizione dei percorsi educativi e formativi al mercato del lavoro.
Cosa ne pensate dell'argomento? Cosa non funziona secondo voi e per la vostra personale esperienza nel mondo del lavoro o nella ricerca di un lavoro?
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venerdì 2 aprile 2010
Potenziare il raccordo tra scuola, università e mercato del lavoro
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