Vi abbiamo spiegato molte volte cosa tenere sotto controllo quando iniziate a cercare un nuovo lavoro ma ci sono cose che, per quanta attenzione possiate fare e per quanta accuratezza possiate mettere nella vostra preparazione, non potrete tenere sotto controllo. Vale la pena, dunque, non preoccuparsene troppo per non perdere in serenità, stressandoci prima di un colloquio.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Il voto ricevuto a scuola (scuola superiore, laurea)
Quel che è fatto è fatto e, ormai, non potete più incidere sul voto con il quale i vostri insegnanti vi hanno giudicato. Tra l'altro, se all'esaminatore il vostro profilo non fosse parso adatto alla selezione in corso, non vi avrebbe mai chiamato quindi preoccuparsi del voto è del tutto inutile.
Chi vuole introdurvi nel mondo del lavoro o calarvi in una nuova realtà professionale è decisamente più interessato alla vostra esperienza, alle competenze e al talento naturale che si evidenziano nel vostro curriculum e che dovrete essere in grado di riprodurre in un colloquio a tu per tu.
Indovinare quali domande vi verranno fatte
Tanti, tantissimi di voi continuano a chiederci se abbiamo nuove domande, oltre a quelle già presentate, che possano costituire il piatto forte di un colloquio di lavoro. Il fatto - però - è che prepararsi è utile e può aiutare a tranquillizzarsi quelli tra voi che sono più ansiosi, sarà impossibile controllare tutto e potrete sempre aspettarvi la domanda che vi metterà in crisi perché inattesa.
Cercate dunque di pensare che avete le competenze giuste per sostenere quel colloquio e provate a comunicare in modo efficace, spiegando come affrontereste ciò che vi è stato chiesto.
Lunedì continueremo il discorso. Non mancate!
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Il voto ricevuto a scuola (scuola superiore, laurea)
Quel che è fatto è fatto e, ormai, non potete più incidere sul voto con il quale i vostri insegnanti vi hanno giudicato. Tra l'altro, se all'esaminatore il vostro profilo non fosse parso adatto alla selezione in corso, non vi avrebbe mai chiamato quindi preoccuparsi del voto è del tutto inutile.
Chi vuole introdurvi nel mondo del lavoro o calarvi in una nuova realtà professionale è decisamente più interessato alla vostra esperienza, alle competenze e al talento naturale che si evidenziano nel vostro curriculum e che dovrete essere in grado di riprodurre in un colloquio a tu per tu.
Indovinare quali domande vi verranno fatte
Tanti, tantissimi di voi continuano a chiederci se abbiamo nuove domande, oltre a quelle già presentate, che possano costituire il piatto forte di un colloquio di lavoro. Il fatto - però - è che prepararsi è utile e può aiutare a tranquillizzarsi quelli tra voi che sono più ansiosi, sarà impossibile controllare tutto e potrete sempre aspettarvi la domanda che vi metterà in crisi perché inattesa.
Cercate dunque di pensare che avete le competenze giuste per sostenere quel colloquio e provate a comunicare in modo efficace, spiegando come affrontereste ciò che vi è stato chiesto.
Lunedì continueremo il discorso. Non mancate!
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