Tutti noi nella nostra professione abbiamo tardato a fare qualcosa almeno una volta nella vita, ma non tutti i ritardi possono essere identificati come procrastinazione.
A volte, infatti, ci sono state ottime ragioni che ci hanno portato a dare la precedenza ad altri compiti e altre volte, semplicemente, non avevamo tutti gli elementi necessari per poter procedere.
La procrastinazione è, invece, qualcosa di completamente differente che va biasimato perché comporta un ritardo volontario relativo a qualcosa che è nel nostro interesse fare, potremmo fare, abbiamo le risorse per fare ma scegliamo di non portare avanti.
La causa principale è quasi sempre una nostra resistenza verso il compito che dovremmo svolgere.
Ecco perché, appena individuiamo una minima ragione alla quale possiamo aggrapparci, cambiamo i nostri piani ed evitiamo di dedicarci all'attività che non abbiamo voglia di svolgere.
La procrastinazione segue un ciclo comune a tutti e semrpe uguale che si compone di sei fasi.
Questo ciclo può avvenire in ore, giorni, settimane o mesi ma non cambia mai. I pensieri e le emozioni che stanno alla base della successione delle fasi, infatti, sono assolutamente similari per tutti coloro che rimandano all'infinito lo svolgimento di un compito.
Sieti curiosi di sapere come si compone?
Ne parleremo domani, così sarete in grado di stabilire se siate o meno dei procrastinatori.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
A volte, infatti, ci sono state ottime ragioni che ci hanno portato a dare la precedenza ad altri compiti e altre volte, semplicemente, non avevamo tutti gli elementi necessari per poter procedere.
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