(Fonte: "Affari & Finanza")
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Ambiente di lavoro costruttivo e stimolante,
investimenti in formazione e sviluppo, pianificazione delle carriere,
strategie mirate per valorizzare i talenti, benefit su misura, politiche
retributive personalizzate, cultura aziendale innovativa.
Sono questi alcuni tratti distintivi delle 102 aziende italiane che
hanno ottenuto la certificazione Top Employers 2019.
Si tratta di
imprese riconosciute come eccellenti in termini di condizioni di lavoro e
per l’impegno a far crescere le persone non solo
professionalmente, ma anche a livello personale sulla base di una
metodologia oggettiva, che prende in considerazione circa 600 best
practice.
Di queste 102 realtà imprenditoriali, 17 sono le new entry e ben 41 sono quelle che hanno ottenuto
anche la certificazione Top Employers Europe, riservata alle imprese
che meritano il titolo in almeno 5 Paesi del Vecchio Continente.
«Sembra
paradossale di questi tempi dover parlare
di eccellenze nel mondo del lavoro — premette Alessio Tanganelli,
regional director di Top Employers Institute — I riflettori sono sempre
accesi su tematiche legate alla crisi, alla perdita dei posti di lavoro,
alle riforme, alle ristrutturazioni, agli accordi
sindacali, che peraltro sono processi propri dello sviluppo economico
delle imprese e quindi del nostro Paese. Sembra paradossale che ci si
dimentichi invece di molte aziende che vanno in controtendenza e
scommettono sulle proprie persone, le fanno crescere,
creano delle condizioni adeguate al loro sviluppo non solo
professionale ma anche personale».
I numeri dell’Istituto di
attestazione della qualità riportano che le aziende che hanno ottenuto
la certificazione Top Employers (TE) sono quasi quadruplicate dal
2008 (28) ad oggi (102), registrando un incremento del 264%. Il
risultato conferma il forte impegno delle imprese italiane ad investire
sulla qualità delle loro offerte organizzative, sia per i propri
dipendenti che per quelli futuri.
«In termini di gestione
HR — sottolinea Tanganelli — le grandi sfide delle imprese di oggi
vanno dall’importanza sempre maggiore di farsi riconoscere come aziende
attrattive (per scongiurare un trend anche qui paradossale del lavoro
che non c’è e delle persone giuste che non si trovano),
ad armonizzare una cultura aziendale sempre più frastagliata a causa di
ristrutturazioni, cessioni e fusioni, a valorizzare qualità fino ad ora
effimere come la leadership, fino a gestire il talento in tutte le sue
forme, come massima priorità non solo in
Italia, ma anche nel resto del mondo».
(...)
La Certificazione Top Employers dura un anno. Ogni
volta che le aziende si candidano per la certificazione affrontano ex
novo il processo di certificazione.
La ricerca è composta da tre fasi.
La prima: “HR Best Practice Survey”, cioè un approfondito
e dettagliato questionario che esamina politiche, strategie HR e
analizza oltre 600 best practice in 10 macro aree: talent strategy,
talent acquisition, workforce planning, On-boarding,
learning&development, performance management, leadership
development,
career&succession management, compensation&benefits e culture.
La seconda: validazione interna, ovvero il questionario compilato viene
analizzato e validato dall’Istituto.
La terza: i dati e i risultati, già
validati dall’ente, vengono sottoposti ad un’audit
esterna.
Dopo la convalida dei risultati, i punteggi
di performance vengono valutati seguendo uno standard internazionale.
Le aziende che soddisfano i criteri e i livelli qualitativi richiesti
ricevono la certificazione Top Employers.
(...)
Solo quest’anno le new entry
sono 17: Boehringer Ingelheim Italia, Canon Italia, Cassa Depositi E
Prestiti, Edpr Renewables Italia, Emilgroup, Fineco Bank, Generali
Italia, Goodyear Dunlop Tires, Gruppo Cap, Ima Group, Kelly Services
Italia, Kuehne+Nagel Italia, Lagardère Travel Retail,
Lavazza, Leaseplan Italia, Siemens Italia e Wind Tre.
Nel complesso,
delle 102 aziende certificate i settori più rappresentati sono:
farmaceutico (15), beni di consumo (12), automotive (11),
distribuzione-retail (11), bancario (10), servizi (10), produzione(8),
IT (8) ed Energia (6).
(...)
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