lunedì 11 febbraio 2019

Scommettono sulle persone sono 102 le aziende premiate

(Fonte: "Affari & Finanza")

Ambiente di lavoro costruttivo e stimolante, investimenti in formazione e sviluppo, pianificazione delle carriere, strategie mirate per valorizzare i talenti, benefit su misura, politiche retributive personalizzate, cultura aziendale innovativa. Sono questi alcuni tratti distintivi delle 102 aziende italiane che hanno ottenuto la certificazione Top Employers 2019. 

Si tratta di imprese riconosciute come eccellenti in termini di condizioni di lavoro e per l’impegno a far crescere le persone non solo professionalmente, ma anche a livello personale sulla base di una metodologia oggettiva, che prende in considerazione circa 600 best practice. 

Di queste 102 realtà imprenditoriali, 17 sono le new entry e ben 41 sono quelle che hanno ottenuto anche la certificazione Top Employers Europe, riservata alle imprese che meritano il titolo in almeno 5 Paesi del Vecchio Continente. 
«Sembra paradossale di questi tempi dover parlare di eccellenze nel mondo del lavoro — premette Alessio Tanganelli, regional director di Top Employers Institute — I riflettori sono sempre accesi su tematiche legate alla crisi, alla perdita dei posti di lavoro, alle riforme, alle ristrutturazioni, agli accordi sindacali, che peraltro sono processi propri dello sviluppo economico delle imprese e quindi del nostro Paese. Sembra paradossale che ci si dimentichi invece di molte aziende che vanno in controtendenza e scommettono sulle proprie persone, le fanno crescere, creano delle condizioni adeguate al loro sviluppo non solo professionale ma anche personale». 

I numeri dell’Istituto di attestazione della qualità riportano che le aziende che hanno ottenuto la certificazione Top Employers (TE) sono quasi quadruplicate dal 2008 (28) ad oggi (102), registrando un incremento del 264%. Il risultato conferma il forte impegno delle imprese italiane ad investire sulla qualità delle loro offerte organizzative, sia per i propri dipendenti che per quelli futuri. 
«In termini di gestione HR — sottolinea Tanganelli — le grandi sfide delle imprese di oggi vanno dall’importanza sempre maggiore di farsi riconoscere come aziende attrattive (per scongiurare un trend anche qui paradossale del lavoro che non c’è e delle persone giuste che non si trovano), ad armonizzare una cultura aziendale sempre più frastagliata a causa di ristrutturazioni, cessioni e fusioni, a valorizzare qualità fino ad ora effimere come la leadership, fino a gestire il talento in tutte le sue forme, come massima priorità non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo». 

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La Certificazione Top Employers dura un anno. Ogni volta che le aziende si candidano per la certificazione affrontano ex novo il processo di certificazione.
La ricerca è composta da tre fasi. La prima: “HR Best Practice Survey”, cioè un approfondito e dettagliato questionario che esamina politiche, strategie HR e analizza oltre 600 best practice in 10 macro aree: talent strategy, talent acquisition, workforce planning, On-boarding, learning&development, performance management, leadership development, career&succession management, compensation&benefits e culture. 
La seconda: validazione interna, ovvero il questionario compilato viene analizzato e validato dall’Istituto. 
La terza: i dati e i risultati, già validati dall’ente, vengono sottoposti ad un’audit esterna. 

Dopo la convalida dei risultati, i punteggi di performance vengono valutati seguendo uno standard internazionale. Le aziende che soddisfano i criteri e i livelli qualitativi richiesti ricevono la certificazione Top Employers. 

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Solo quest’anno le new entry sono 17: Boehringer Ingelheim Italia, Canon Italia, Cassa Depositi E Prestiti, Edpr Renewables Italia, Emilgroup, Fineco Bank, Generali Italia, Goodyear Dunlop Tires, Gruppo Cap, Ima Group, Kelly Services Italia, Kuehne+Nagel Italia, Lagardère Travel Retail, Lavazza, Leaseplan Italia, Siemens Italia e Wind Tre. 
Nel complesso, delle 102 aziende certificate i settori più rappresentati sono: farmaceutico (15), beni di consumo (12), automotive (11), distribuzione-retail (11), bancario (10), servizi (10), produzione(8), IT (8) ed Energia (6). 

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