L'ultima "Guida Lavoro" di Focus contiene un articolo dal titolo: "Come scegliere l'università giusta" che mi è sembrato contenesse alcuni consigli interessanti che vorrei dedicare ai lettori più giovani che seguono QualitiAmo (o ai loro genitori!).
Eccovi alcuni estratti:
Serve la laurea? Quanto costa? E' vero che una vale l'altra? In Italia ci sono 86 atenei: 60 pubblici e 26 privati.
(...)
Eppure l'Italia è il Paese in Europa con meno laureati: solo il 20% dei giovani fra i 25 e 34 anni è laureato contro una media del 37% dei Paesi dell'Ocse e del 42% degli USA.
Ma la laurea serve, per due motivi: in media la quota di occupati fra i laureati è del 12% superiore rispetto a quella dei non laureati; e i laureati fra i 25 e i 34 anni d'età guadagnano il 22% in più rispetto a chi nella stessa classe di età ha conseguito un diploma di maturità (ma la media Ocse è del 40% in più).
(...)
In generale gli atenei del Nord costano più di quelli del Sud e le facoltà umanistiche costano meno di quelle scientifiche.
(...)
Ai costi delle tasse (dai 1.000 ai 3.000 euro), dei libri (da 300 a 500 euro), dell'affitto se si studia in una città lontana o dei mezzi e della mensa vanno aggiunti gli oneri nascosti:
Le aziende preferiscono assumere chi è riuscito a concludere gli studi entro i termini, anche se con voti meno brillanti. Oltre i tre anni di ritardo raddoppia il rischio medio di svolgere un lavoro che non richiede la laurea e comporta una retribuzione salariale di circa il 17% inferiore a quella di chi ha completato gli studi nei termini.
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(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Eccovi alcuni estratti:
Serve la laurea? Quanto costa? E' vero che una vale l'altra? In Italia ci sono 86 atenei: 60 pubblici e 26 privati.
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Eppure l'Italia è il Paese in Europa con meno laureati: solo il 20% dei giovani fra i 25 e 34 anni è laureato contro una media del 37% dei Paesi dell'Ocse e del 42% degli USA.
Ma la laurea serve, per due motivi: in media la quota di occupati fra i laureati è del 12% superiore rispetto a quella dei non laureati; e i laureati fra i 25 e i 34 anni d'età guadagnano il 22% in più rispetto a chi nella stessa classe di età ha conseguito un diploma di maturità (ma la media Ocse è del 40% in più).
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In generale gli atenei del Nord costano più di quelli del Sud e le facoltà umanistiche costano meno di quelle scientifiche.
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Ai costi delle tasse (dai 1.000 ai 3.000 euro), dei libri (da 300 a 500 euro), dell'affitto se si studia in una città lontana o dei mezzi e della mensa vanno aggiunti gli oneri nascosti:
- disoccupazione dopo la laurea: non tutte le facoltà sono uguali in vista dell'inserimento lavorativo, ed è meglio non rinviare il problema a dopo la laurea
- overdeducation e overskilling: è l'eccesso di formazione e competenze che rende più difficile trovare lavoro
- fuoricorsismo: fra i dati di cui tenere conto al momento della scelta dell'ateneo c'è la percentuale di fuoricorso
Le aziende preferiscono assumere chi è riuscito a concludere gli studi entro i termini, anche se con voti meno brillanti. Oltre i tre anni di ritardo raddoppia il rischio medio di svolgere un lavoro che non richiede la laurea e comporta una retribuzione salariale di circa il 17% inferiore a quella di chi ha completato gli studi nei termini.
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(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
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