In questi giorni sto seguendo diverse discussioni
in rete tra colleghi che sostengono che bisogna iniziare da subito a
comprendere i futuri cambiamenti della ISO 9001:2015 e altri che
ritengono che sia meglio aspettare la versione definitiva per non
correre il rischio di sbagliare.
Voi cosa ne pensate?
Premesso che, ormai, siamo alle battute finali e che non credo che il documento finale presenterà grosse modifiche rispetto a quello che conosciamo oggi, non pensate sia meglio cambiare completamente punto di vista e strutturare un sistema qualità che si basi sulle esigenze dell'organizzazione e non su quelle della norma?
Discutere di requisiti senza calarli nelle nostre realtà non ha alcun senso secondo me e rischia, ancora una volta, di farci perdere di vista l'obiettivo finale di uno standard come questo.
Ormai abbiamo dato più di un'occhiata ai futuri requisiti della ISO 9001:2015 (questa è la pagina riassuntiva dove quotidianamente andiamo ad aggiungere nuovo materiale sull'argomento) e dovremmo aver capito che le novità inserite vanno a vantaggio di un miglioramento dell'organizzazione del lavoro. Se ne siamo convinti, e lo spero, perché non iniziare da subito ad adottarli? Per la paura che un requisito alla fine venga rimandato alla versione successiva della norma? Ma se pensiamo che funzioni, meglio metterlo in pratica subito, no?
Forse dovremmo semplicemente imparare a ragionare con un po' di buon senso e capire che non dovremmo implementare nulla che non serva alle nostre organizzazioni e che aggiunga costi senza aumentare il valore.
In fondo, l'evoluzione verso la ISO 9001: 2015 non rappresenta un cambiamento totale rispetto alla versione del 2008 ma lo sviluppo logico di un viaggio che va da anni in una certa direzione: un miglioramento continuo delle performance ma con un'attenzione sempre crescente alle necessità delle parti interessate e al contesto nel quale operiamo.
Siamo sulla strada giusta se ci concentriamo sull'innovazione e sulla gestione intelligente delle nostre conoscenze per creare un'intelligenza collettiva e un'organizzazione in grado di apprendere continuamente.
Ecco, vorrei ragionare con voi su questo argomento.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Voi cosa ne pensate?
Premesso che, ormai, siamo alle battute finali e che non credo che il documento finale presenterà grosse modifiche rispetto a quello che conosciamo oggi, non pensate sia meglio cambiare completamente punto di vista e strutturare un sistema qualità che si basi sulle esigenze dell'organizzazione e non su quelle della norma?
Discutere di requisiti senza calarli nelle nostre realtà non ha alcun senso secondo me e rischia, ancora una volta, di farci perdere di vista l'obiettivo finale di uno standard come questo.
Ormai abbiamo dato più di un'occhiata ai futuri requisiti della ISO 9001:2015 (questa è la pagina riassuntiva dove quotidianamente andiamo ad aggiungere nuovo materiale sull'argomento) e dovremmo aver capito che le novità inserite vanno a vantaggio di un miglioramento dell'organizzazione del lavoro. Se ne siamo convinti, e lo spero, perché non iniziare da subito ad adottarli? Per la paura che un requisito alla fine venga rimandato alla versione successiva della norma? Ma se pensiamo che funzioni, meglio metterlo in pratica subito, no?
Forse dovremmo semplicemente imparare a ragionare con un po' di buon senso e capire che non dovremmo implementare nulla che non serva alle nostre organizzazioni e che aggiunga costi senza aumentare il valore.
In fondo, l'evoluzione verso la ISO 9001: 2015 non rappresenta un cambiamento totale rispetto alla versione del 2008 ma lo sviluppo logico di un viaggio che va da anni in una certa direzione: un miglioramento continuo delle performance ma con un'attenzione sempre crescente alle necessità delle parti interessate e al contesto nel quale operiamo.
Siamo sulla strada giusta se ci concentriamo sull'innovazione e sulla gestione intelligente delle nostre conoscenze per creare un'intelligenza collettiva e un'organizzazione in grado di apprendere continuamente.
Ecco, vorrei ragionare con voi su questo argomento.
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