La capacità di innovazione delle organizzazioni è un punto fondamentale per il loro successo, visto che oggi operano più che mai in un ambiente estremamente concorrenziale.
Così, per assicurarsi di ricoprire un ruolo importante all'interno del mercato globale, è necessario combinare - ancora più di prima - la soddisfazione dei clienti, la produttività e la competitività.
Ovviamente non si può trascurare nemmeno di affrontare la crescita della tecnologia che, con l'aumento del volume delle informazioni disponibili e accessibili che ha portato, può renderne difficile la gestione da parte delle organizzazioni meno preparate.
Queste informazioni vengono diversificate, delocalizzate e non sono sempre facilmente controllabili ma vanno elaborate e gestite tenendo conto del loro senso all'interno di una strategia aziendale perché questo significa gestire la conoscenza o, per dirla con gli americani, "knowledge management".
La conoscenza è un insieme di intuizioni, ragionamenti, esperienze correlate relative ai clienti, ai prodotti, ai processi, ai mercati, alla concorrenza e così via che permette azioni mirate ed efficaci.La gestione della conoscenza è un approccio organizzato e sistematico che mira a creare, diffondere, applicare, rinnovare e aggiornare la conoscenza per il raggiungimento degli obiettivi organizzativi.
Domani continueremo il discorso analizzando i due aspetti principali del knowledge management.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
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