Partendo dalle definizioni viste ieri, il knowledge management può essere considerato come un'attività che ha due aspetti principali:
La conoscenza oggi è considerata una risorsa strategica e un fattore di stabilità perché riesce a portareun vantaggio decisivo all'interno della "lotta" con la concorrenza.
La gestione della conoscenza permette all'azienda di innovare prodotti, processi e servizi e consente allo stesso tempo di ridurre i costi di progettazione, produzione, distribuzione, ecc.
In futuro, la differenza la faranno proprio le aziende capaci di gestire la conoscenza secondo un approccio consapevole, controllato e volontario.
Quella del knowledge management è una disciplina che è nata in risposta ad una vasta gamma di problemi derivanti dalle perdite di conoscenza a causa del pensionamento di alcune persone, dello sviluppo delle tecnologie che può portare al mancato accesso ad alcune informazioni che risiedono su sistemi diventati obsoleti e all'innovazione in generale che - quando non è gestita al meglio - può creare problemi.
La necessità di gestione della conoscenza è aumentata anche a causa dei rapidi cambiamenti nel contesto imprenditoriale. Oggi, ad esempio, occorrono conoscenze approfondite relative alle diverse esigenze dei clienti e alle loro preferenze.
Il knowledge management è un processo complesso, lungo e difficile perché riguarda la gestione del percorso di trasmissione della conoscenza nel caso di pensionamenti, formazione di nuovo personale, gestione di progetti di formazione per affiancamento, lavori di gruppo, gestione dei feedback.
A seconda dei casi, si tratta di gestire le lezioni apprese dal passato per capitalizzarle, imparare dal presente per anticipare il futuro e garantire la sopravvivenza della società in un ambiente fortemente concorrenziale.
Nei prossimi giorni vedremo come gestire la conoscenza in pratica.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
- trattare le componenti che riguardano la conoscenza delle attività relative al business aziendale all'interno della strategia, delle politiche e della pratica quotidiana a tutti i livelli dell'organizzazione;
- sforzarsi di creare una connessione diretta tra le attività intellettuali di un'organizzazione e la sua crescita
La conoscenza oggi è considerata una risorsa strategica e un fattore di stabilità perché riesce a portareun vantaggio decisivo all'interno della "lotta" con la concorrenza.
La gestione della conoscenza permette all'azienda di innovare prodotti, processi e servizi e consente allo stesso tempo di ridurre i costi di progettazione, produzione, distribuzione, ecc.
In futuro, la differenza la faranno proprio le aziende capaci di gestire la conoscenza secondo un approccio consapevole, controllato e volontario.
Quella del knowledge management è una disciplina che è nata in risposta ad una vasta gamma di problemi derivanti dalle perdite di conoscenza a causa del pensionamento di alcune persone, dello sviluppo delle tecnologie che può portare al mancato accesso ad alcune informazioni che risiedono su sistemi diventati obsoleti e all'innovazione in generale che - quando non è gestita al meglio - può creare problemi.
La necessità di gestione della conoscenza è aumentata anche a causa dei rapidi cambiamenti nel contesto imprenditoriale. Oggi, ad esempio, occorrono conoscenze approfondite relative alle diverse esigenze dei clienti e alle loro preferenze.
Il knowledge management è un processo complesso, lungo e difficile perché riguarda la gestione del percorso di trasmissione della conoscenza nel caso di pensionamenti, formazione di nuovo personale, gestione di progetti di formazione per affiancamento, lavori di gruppo, gestione dei feedback.
A seconda dei casi, si tratta di gestire le lezioni apprese dal passato per capitalizzarle, imparare dal presente per anticipare il futuro e garantire la sopravvivenza della società in un ambiente fortemente concorrenziale.
Nei prossimi giorni vedremo come gestire la conoscenza in pratica.
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