mercoledì 29 marzo 2017

Capi da capire

Su "Italia Oggi" ho letto una lettera e la risposta data dalla rivista che, forse, possono essere interessanti per qualcuno di voi.
Eccole!

Ho avuto un contrasto con il mio capo e ora non so come comportarmi per riconquistarne la fiducia.
Fabio, Cuneo


L’errore più grande sarebbe quello di rimanere focalizzati su un singolo episodio negativo, considerando il fatto che le occasioni di confronto saranno innumerevoli e molto diverse tra loro. 

Il comportamento di un proprio superiore sarà condizionato, non solo dai nostri risultati, ma anche da fattori legati alla sua personalità, all’andamento generale dell’attività, agli umori del momento e non dovrà, quindi, essere preso come dato certo il fatto di «non andargli a genio». 

Anche di fronte a un suo atteggiamento scostante sarà utile il cercare di non farsi condizionare eccessivamente, concentrandosi su se stessi e sul proprio lavoro, in modo da favorire una maggiore
«leggerezza» dell’atmosfera in ufficio.
Altri elementi significativi saranno il saper cogliere e l’adattarsi allo stile di comunicazione del proprio superiore: non ci dovremmo sempre e comunque aspettare che elargisca complimenti o fornisca spiegazioni rispetto al suo comportamento o a certe decisioni prese. Alcune persone,
infatti, si aspettano di essere comprese attraverso l’esperienza piuttosto che mediante le parole e sarà il loro atteggiamento nei nostri confronti a dover essere «letto» quale eventuale segnale di approvazione o di incoraggiamento. Con alcuni dei propri responsabili sarà importante prediligere
un aggiornamento continuo e la condivisione di dettagli operativi, con altri, invece, si dovrà optare per la presentazione del lavoro concluso.
Esistono molti modi di conquistare la fiducia del capo: sarà molto importante, ad esempio, il dar prova di essere una persona puntuale, organizzata e autonoma nel portare a termine un compito assegnato.
Il mostrarsi amanti del proprio lavoro sarà apprezzato, tuttavia dovremo saper dosare la «disponibilità da concedere»: l’eccesso, in questo caso, potrebbe sortire un effetto boomerang, abituando il proprio capo ad una reperibilità senza limiti e accordandogli la possibilità di cercarci anche al di fuori dell’orario di lavoro.


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