Ultimamente il nuovo trend che riguarda il curriculum è quello di cancellare i propri dati personali per fare in modo che non ci siano le basi per un'eventuale discriminazione in base a genere, età o provenienza geografica.
Il "blind recruitment" (selezione al buio) sta prendendo piede negli Stati Uniti e serve per evitare che un selezionatore venga influenzato da pregiudizi che nulla hanno a che fare con la scelta che dovrebbe fare per trovare il candidato migliore ad una certa posizione di lavoro.
Provate a mettervi per un attimo nei suoi panni: non leggereste con maggiore attenzione il curriculum di qualcuno che proviene dalla vostra stessa città o che ha lo stesso cognome di una persona che conoscete? Probabilmente sì ma queste associazioni mentali non dovrebbero influenzare (positivamente o negativamente) la carriera di un professionista.
Cosa ne pensate? Credete sia utile fare qualcosa del genere anche in Italia?
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
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