Recentemente ci è capitato tra le mani un libro su Eisenhower che ci ha portato a fare qualche riflessione sulla leadership.
La leadership va a coprire un'area tanto vasta quanto poco definita.
Eisenhower, ad esempio, ebbe tra i suoi compiti principali quello di gestire i comandanti alleati, il loro ego e le loro ambizioni oltre a quello di affrontare e sconfiggere la Germania nazista.
La sua formazione militare è stata costantemente influenzata dalle questioni umane e politiche che l'hanno portato a sviluppare la capacità, anche sotto la pressione di una guerra, di agire solo su ben fondate valutazioni.
Nella metà degli anni '30, a Eisenhower fu assegnato il compito di andare in Francia per individuare tutti i cimiteri militari americani della Prima Guerra Mondiale. Non era certo un compito esaltante eppure, nonostante la grande delusione per non aver avuto un compito più strategico, l'uomo vi si dedicò con energia, percorrendo palmo a palmo tutta la Francia settentrionale.
Fu proprio così che maturò una conoscenza diretta di quella geografia che avrebbe incrociato parecchi anni più tardi. Tutto questo ci insegna che un vero leader fa tesoro di ogni esperienza, anche la più insignificante.
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venerdì 17 giugno 2011
Eisenhower ci insegna ad essere leader
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