Tra la standardizzazione e il processo che sta alla base della definizione delle specifiche c'è una relazione molto forte. Per assicurare, infatti, che un prodotto o servizio sia standardizzato e possa essere ricreato assolutamente identico a se stesso per il numero di volte che desideriamo, occorre affidarsi alle specifiche che devono essere preparate in modo che non diano adito a fraintendimenti ma descrivano chiaramente i requisiti del prodotto o del servizio da realizzare.
Ci sono standard nazionali e internazionali che, se utilizzati, ci aiutano ad assicurarci che le specifiche che prepararemo soddisfino certi criteri definiti per ciò che concerne le performance del prodotto, la sua sicurezza, ecc.
La standardizzazione non garantisce che siano state selezionati la migliore progettazione o le migliori specifiche ma, se viene utilizzata correttamente nel processo di preparazione delle specifiche, fornisce parecchie opportunità di imparare dalle singole innovazioni del settore ed, eventualmente, di adattare gli standard di riferimento all'evoluzione tecnologica alla quale stiamo assistendo.
Chiaramente è auspicabile, quando possibile, che i progettisti si basino sull'utilizzo di metodologie e materiali conosciuti, per garantire l'affidabilità di ciò che stanno progettando, ma spingere un progettista a stare alla larga da materiali sviluppati di recente o da componenti e tecniche ancora poco conosciuti può causare una vera e propria stagnazione dell'evoluzione tecnologica dell'organizzazione.
Occorre raggiungee un equilibrio tra l'analisi dei vantaggi rappresentati dall'innovazione e quelli derivanti da una riproducibilità di ciò che già conosciamo alla perfezione. Se si deciderà di seguire il percorso innovativo, allora questa decisione dovrà essere giustificata in maniera oggettiva rispetto alle alternative conosciute.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
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