giovedì 15 maggio 2014

Il problema del tempo (2)

Continuiamo a leggere la lunga riflessione che la rivista "Mente e cervello" ha dedicato alla nostra percezione del tempo.

E' dunque dalla congiunzione dell'avvento delle nuove tecnologie di comunicazione (Internet, posta elettronica, smartphone) e del trionfo del capitalismo finanziario, fondato su un'esigenza di redditività a brevissimo termine, che sono apparsi tre nuovi modi di vivere il tempo: innanzitutto l'istantaneità, permessa da queste nuove tecnologie; poi l'immediatezza, che deriva dalla possibilità di avere ogni risposta all'istante; e infine l'urgenza, che impregna i ritmi delle imprese, un'urgenza considerata indispensabile per rispondere alle nuove esigenze di competizione economica.

(...)

I lavori del sociologo tedesco Hartmut Rosa giungono a conclusioni abbastanza simili. Mostrano che le strutture temporali della "tarda modernità" sono oggetto di una tripla accelerazione: l'accelerazione tecnica, che rinvia al ritmo crescente dell'innovazione nel campo dei trasporti, della comunicazione e della produzione; l'accelerazione del cambiamento sociale, che riguarda i mutamenti delle istituzioni sociali, in particolare la famiglia e il lavoro, la cui stabilità appare sempre più minacciata; infine l'accelerazione del ritmo della vita, di cui risente l'esperienza quotidiana degli individui contemporanei che sentono in modo sempre più acuto che manca loro il tempo o che il loro tempo è contato.

A domani per continuare a discutere sull'argomento!

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