(Fonte: "La Stampa")
Da opportunità formativa sono diventati l’icona della precarietà e degli abusi. Stage e tirocini conquistano la cronaca di giornali e mass media solo quando scoppiano evidenti violazioni,
ma se gestiti come prevedono le norme sono uno trampolino per portare i giovani nel mondo del lavoro. Dopo l’accordo tra Stato e Regioni del 25 maggio, ora le amministrazioni regionali hanno tempo fino al 25 novembre per recepire le nuove Linee guida per la realizzazione di stage e tirocini.
Il nuovo testo contiene disposizioni importanti. Innanzitutto vanno distinti tra di loro i tirocini curriculari da quelli extracurricolari. La nuova normativa riguarda questi ultimi, vale a dire stage che vengono realizzati dopo l’acquisizione del titolo di studio, e non come parte del programma di studi. Si calcola che gli stage di questo tipo realizzati in Italia coinvolgano
ogni anno oltre 300 mila giovani, ma se si aggiungono i tirocini offerti al di fuori delle norme, al nero o senza rispettare i requisiti richiesti, si stima che il popolo degli stagisti arrivi a superare le 500 mila unità.
L’avvertenza è quella di riportare la trasparenza in questo mondo e stroncare gli abusi,
uno dei quali riguarda l’indennità di partecipazione e un altro la presenza di due tutor, uno da parte dei promotori, l‘altro da parte dell’azienda ospitante.
Gli stage non possono essere proposti da singoli individui o autoproposti, anche perché è
prevista la presenza di una convenzione e di una polizza di assicurazione contro gli incidenti sul lavoro e per la responsabilità civile. Nel documento di 23 pagine stilato da Stato e Regioni vi sono anche gli allegati che servono per la stesura del progetto formativo dello stage (www.cliclavoro.gov.it, Formazione).
L’indennità mensile minima è stata confermata a 300 euro, ma in diverse regioni si pagano
400-500 euro. Piemonte e Abruzzo pagano di più (fino a 600 euro), ma ci sono aziende che pagano mille euro. Sono previste sanzioni per chi non rispetta le linee guida. Per esempio, la mancata corresponsione dell’indennità comporta una sanzione amministrativa da un minimo di mille ad un massimo di 6 mila euro.
La durata minima è stata portata a due mesi, salvo le attività stagionali (un mese), mentre quella massima è di 12 mesi, estesi a 24 mesi per i disabili. Per tirocini in mobilità interregionale, dovrà essere applicata la normativa regionale in cui si colloca il soggetto ospitante. Rimane salva la
possibilità di accentramento per i datori di lavoro pubblici e privati con sedi in più regioni, che possono fare riferimento alla sola normativa della regione dove è collocata la sede legale. Sono previste anche quote di stagisti a seconda delle dimensioni aziendali: in generale uno stagista sotto i 5 dipendenti, due fino a 20, il 10% sopra i 20 dipendenti.
Nell’ambito del programma nazionale Garanzia Giovani possono essere promossi tirocini extracurriculari di orientamento, inserimento o reinserimento e tirocini in mobilità geografica nazionale e transnazionale. Inoltre, il 1° marzo 2016 è stata avviata la misura Super Bonus occupazionale trasformazione tirocini, che sostiene la trasformazione dei tirocini in contratti di lavoro attraverso un incentivo per i datori di lavoro.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Da opportunità formativa sono diventati l’icona della precarietà e degli abusi. Stage e tirocini conquistano la cronaca di giornali e mass media solo quando scoppiano evidenti violazioni,
ma se gestiti come prevedono le norme sono uno trampolino per portare i giovani nel mondo del lavoro. Dopo l’accordo tra Stato e Regioni del 25 maggio, ora le amministrazioni regionali hanno tempo fino al 25 novembre per recepire le nuove Linee guida per la realizzazione di stage e tirocini.
Il nuovo testo contiene disposizioni importanti. Innanzitutto vanno distinti tra di loro i tirocini curriculari da quelli extracurricolari. La nuova normativa riguarda questi ultimi, vale a dire stage che vengono realizzati dopo l’acquisizione del titolo di studio, e non come parte del programma di studi. Si calcola che gli stage di questo tipo realizzati in Italia coinvolgano
ogni anno oltre 300 mila giovani, ma se si aggiungono i tirocini offerti al di fuori delle norme, al nero o senza rispettare i requisiti richiesti, si stima che il popolo degli stagisti arrivi a superare le 500 mila unità.
L’avvertenza è quella di riportare la trasparenza in questo mondo e stroncare gli abusi,
uno dei quali riguarda l’indennità di partecipazione e un altro la presenza di due tutor, uno da parte dei promotori, l‘altro da parte dell’azienda ospitante.
Gli stage non possono essere proposti da singoli individui o autoproposti, anche perché è
prevista la presenza di una convenzione e di una polizza di assicurazione contro gli incidenti sul lavoro e per la responsabilità civile. Nel documento di 23 pagine stilato da Stato e Regioni vi sono anche gli allegati che servono per la stesura del progetto formativo dello stage (www.cliclavoro.gov.it, Formazione).
L’indennità mensile minima è stata confermata a 300 euro, ma in diverse regioni si pagano
400-500 euro. Piemonte e Abruzzo pagano di più (fino a 600 euro), ma ci sono aziende che pagano mille euro. Sono previste sanzioni per chi non rispetta le linee guida. Per esempio, la mancata corresponsione dell’indennità comporta una sanzione amministrativa da un minimo di mille ad un massimo di 6 mila euro.
La durata minima è stata portata a due mesi, salvo le attività stagionali (un mese), mentre quella massima è di 12 mesi, estesi a 24 mesi per i disabili. Per tirocini in mobilità interregionale, dovrà essere applicata la normativa regionale in cui si colloca il soggetto ospitante. Rimane salva la
possibilità di accentramento per i datori di lavoro pubblici e privati con sedi in più regioni, che possono fare riferimento alla sola normativa della regione dove è collocata la sede legale. Sono previste anche quote di stagisti a seconda delle dimensioni aziendali: in generale uno stagista sotto i 5 dipendenti, due fino a 20, il 10% sopra i 20 dipendenti.
Nell’ambito del programma nazionale Garanzia Giovani possono essere promossi tirocini extracurriculari di orientamento, inserimento o reinserimento e tirocini in mobilità geografica nazionale e transnazionale. Inoltre, il 1° marzo 2016 è stata avviata la misura Super Bonus occupazionale trasformazione tirocini, che sostiene la trasformazione dei tirocini in contratti di lavoro attraverso un incentivo per i datori di lavoro.
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