mercoledì 24 gennaio 2018

Passaggi aziendali senza traumi

(Fonte: "Italia Oggi")

E' chiamato ad affiancare il management per verificare l'efficacia dei comportamenti e dei processi organizzativi e per orientarli in funzione della nuova organizzazione aziendale: è il principale compito dell'executive mentor, un esperto che interviene soprattutto nelle situazioni di discontinuità, come per esempio nel passaggio generazionale dal fondatore ai figli oppure dalla gestione padronale a quella manageriale. In quanto tale, non si tratta di un intervento full time. Il suo ruolo quindi è quello di osservare come lavora il management aziendale su determinati processi e programmi, saper leggere i comportamenti organizzativi, saper valutare l'efficacia dei comportamenti e saper restituire nel modo giusto le sue osservazioni, affinché queste possano tradursi in un effettivo miglioramento delle performance.

Il profilo dell'executive mentor è quello di un consulente con seniority molto elevata, quindi almeno 15-20 anni di esperienza, e un'esperienza maturata in contesti molto differenziati: dalle grandi multinazionali, dove apprendere le competenze legate a una forte strutturazione dei processi, alle realtà imprenditoriali o padronali, in cui l'organizzazione è meno strutturata ma sono centrali le capacità di relazione con l'imprenditore.

Le competenze richieste sono principalmente skill manageriali e personali, in particolare nell'ambito della relazione e della comunicazione. Per questo motivo, spesso questo profilo viene da esperienze nell'ambito delle relazioni umane, ma non è indispensabile.

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Il punto debole nei processi di cambiamento dellle pmi italiane sta sempre nel passaggio dalla cultura padronale a quella manageriale (...), per questo è importante curare con estrema attenzione questa fase di trasformazione e le situazioni di potenziale conflittualità che essa genera.

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Dal punto di vista pratico, un programma di executive mentoring prevede diversi passaggi, che iniziano con la raccolata delle informazioni sull'azienda e sui suoi obiettivi strategici e la valutazione della sua struttura organizzativa. Segue la condivisione dei risultati con azionisti e stakeholder e la progettazione dell'intervento. E' a questo punto che prende avvio l'attività di executive mentoring vera e propria che comporta l'affiancamento di un consulente al team manageriale, per suggerire i corretti comportamenti su vari aspetti della vita aziendale: dalla gestione del rapporto capo/collaboratore al lavoro in team; dalla costruzione dell'engagement tra tutti i componenti del team all'orientamento al risultato.

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