lunedì 30 novembre 2009

Le imprese sanno mettersi in ascolto?

Questa riflessione l'avevamo anticipata nei giorni scorsi, quando è venuto fuori il discorso di Twitter. Adesso vogliamo svilupparla per bene e sapere da ognuno di voi se ha esperienza diretta di qualche azienda che utilizzi queste nuove tecnologie per ascoltare i clienti.
Che sviluppo vedete per questi sistemi in un'ottica di Qualità?

(Fonte: "Nòva")

Nell'era del web partecipativo l'azienda italiana si trova oggi a dover compiere una scelta strategica, di fronte a un bivio che potrebbe influenzare in maniera decisiva il proprio futuro.

Da una parte si registra una tendenza al perseguimento di modelli consolidati, in cui l'azienda si assume l'onere delle decisioni importanti, lasciando successivamente al mercato dei consumatori la valutazione delle proprie scelte.


Dall'altra c'è la strada del coinvolgimento del cliente, visto come una persona e non più come semplce consumatore, al quale l'azienda affida un ruolo da protagonista nell'orientare lo sviluppo di prodotti e servizi.

Questa possibilità oggi è reale, più dei classici focus group o di ricerche di mercato tradizionali, grazie alle opportunità degli strumenti di ascolto e di coinvolgimento fino a qualche tempo fa non disponibili.


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Una piattaforma che consente agli utenti di proporre idee da discutere insieme è la soluzione adottata da chi sposa la strada del coinvolgimento.

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Tali ambienti virtuali aggregano e abilitano una community già esistente, costituita da clienti entusiasti e attivi, dando a questi il potere, nei fatti, di entrare a far parte del team di ricerca&sviluppo.


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L'azienda trasparente può avvalersi, inoltre, di strumenti gratuiti per entrare in relazione con il pubblico attivo della rete, quali sono molti dei social network attualmente più popolari.
Facebook, Myspace, Twitter offrono occasioni per comunicare e raccogliere feedback, con un investimento ridotto e alla portata delle PMI, purché ci sia la volontà di aprirsi e di mettersi in gioco fino in fondo.

(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)

2 commenti:

Mauro A. Del Pup ha detto...

Nell'azienda dove opero come risk manager stiamo valutando l'approccio dei social network e quindi un blog aziendale, Twitter, Flickr per le foto, un canale video, magari anche Facebook, proprio per iniziare un dialogo sia all'interno dell'azienda che verso e dall'esterno.
Fra un pò vi saprò dire a che punto siamo.
Un saluto.

Amministratore ha detto...

Fantastico! Seguiremo volentieri lo sviluppo di questo nuovo percorso di comunicazione. Grazie. Un caro saluto