Uno degli elementi più determinanti del benchmarking è la definizione dei suoi obiettivi e, di conseguenza, delle informazioni di cui si necessita.
A questo proposito, un metodo utile può essere quello di de-strutturare l'attività definendo un quadro delle esigenze prima di procedere con la rilevazione dei dati.
Sulla base dell'esperienza, è possibile definire i fattori critici di successo o, meglio, gli ambiti nei quali si presentano criticità e "nodi" che devono essere puntualmente considerati per arrivare ad ottenere buoni risultati:
1) Esatta individuazione degli "attori protagonisti" del processo: si intende la determinazione delle persone coinvolte attivamente nella realizzazione del processo e, soprattutto, di coloro i quali hanno la disponibilità delle informazioni.
La definizione esatta dei partecipanti al gruppo di lavoro consente di minimizzare eventuali difficoltà derivanti dalla disponibilità dei dati.
2) Definizione della tipologia di benchmarking: è necessario definire l'esigenza di benchmarking: lo vogliamo interno, funzionale o competitivo?
In genere una preferenza per il benchmarking interno e competitivo indica che l'organizzazione attribuisce notevole importanza alla sua posizione competitiva nel mercato; lo studio delle "best practices" richiede un processo analitico di tipo qualitativo, più impegnativo ed esteso.
Domani continueremo la nostra analisi delle criticità.
(Leggi tutte le riflessioni dello Staff di QualitiAmo sul forum di QualitiAmo - La Qualità gratis sul web)
martedì 1 dicembre 2009
Benchmarking: le criticità che si possono presentare
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