Tutti sbagliamo e tutti sappiamo benissimo quando abbiamo commesso un errore.
La differenza sostanziale tra una persona e un'altra sta nell'ammettere questo errore o nel continuare a negarlo fino in fondo.
Ammette di aver sbagliato, in un certo senso, significa aver compreso l'errore ed essersi impegnati a non commetterlo più.
Negarlo, al contrario, significa non cercare di capire e, soprattutto, non impegnarsi in futuro a non sbagliare più.
Non si impara nulla dagli errori commessi se li si giustifica o se si accusano altri di averli commessi al nostro posto.
Non è grave fare un errore, se si spiega che si è capito di aver sbagliato e cosa si ha intenzione di fare in futuro per non sbagliare più.
La cosa importante è far capire agli altri, soprattutto se siamo dei leader o dei semplici responsabili e ci stiamo rivolgendo ai nostri collaboratori, che questo errore riusciremo a metabolizzarlo e che non ci distruggerà.
In fondo non c'era qualcuno (Friedrich Nietzsche, se non ricordo male) che sostenva che tutto ciò che non ci distrugge è destinato a renderci più forti? ;o)
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
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Negarlo, al contrario, significa non cercare di capire e, soprattutto, non impegnarsi in futuro a non sbagliare più.
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Non è grave fare un errore, se si spiega che si è capito di aver sbagliato e cosa si ha intenzione di fare in futuro per non sbagliare più.
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