(Tratto dalla rivista: "Mente & Cervello")
"Proprio perché lasciare spazio a un interlocutore che ci attacca non è facile né spontaneo, ecco alcuni consigli dell'antropologa Marianella Sclavi:
"Proprio perché lasciare spazio a un interlocutore che ci attacca non è facile né spontaneo, ecco alcuni consigli dell'antropologa Marianella Sclavi:
- Non prenderla personalmente
- Di fronte a un attacco, rilassati: pensa a quanto fa bene all'altro sfogare tutta quell'acredine, interpreta le sue urla come dei tentativi maldestri di dirti qual è il suo problema, la sua aggressione come una debolezza
- Impara a prendere tempo: è sempre possibile non dire niente
- Vedi l'aggressore come uno che, rendendoti la vita difficile, ti costringe a praticare ancora meglio il gioco dell'ascolto attivo
- Usa molto la parafrasi, tecnica fondamentale dell'ascolto attivo: «Provo a vedere se ho capito bene cosa mi stai dicendo»
- Presenta quel che capisci in modo positivo, dal loro punto di vista
- Capire non significa condividere: se sei in grado di presentare il loro caso meglio di loro, poi quando ne mostrerai le debolezze non li tratterai da scemi
- Prendi appunti, rallenta il ritmo del botta e risposta
- In situazione di tensione cerca di apparire leggermente ottuso, è la tecnica del tenente Colombo: si acquisiscono informazioni e fa calare le difese dell'interlocutore
- Rimanda la risposta a un altro momento
- Sottolinea l'importanza e l'autorità degli interlocutori
- Dai importanza alle loro emozioni"
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