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I due concetti fondamentali che stanno alla base della metodologia Six Sigma sono l'utilizzo delle statistiche e la conoscenza della probabilità.
In parole semplici, questi due concetti si possono riunire nella frase: “Quali probabilità ci sono che ciò che ho pianificato accada sul serio?”
Il Sei Sigma si basa, essenzialmente, sulle misurazioni e sul miglioramento delle prestazioni, due pilastri che devono riuscire a condurci dove abbiamo pianificato di arrivare.
Tutto ciò che facciamo muta, anche se solo di pochissimo, rispetto a quello che abbiamo pianificato. Stabilito questo, è difficile che un risultato rispecchi esattamente le nostre intenzioni, tanto è vero che la maggioranza delle volte ragioniamo in termini di range di accettabilità o di limiti di tolleranza.
Proviamo a fare un esempio. Pensate a come potrebbero essere strutturate le vostre tolleranze in questi due esempi di istruzioni di lavoro:
“Tagliate una patata media in cubetti di mezzo centimetro” ed “Effettuate con il trapano due buchi del diametro di 5 mm nella staffa”.
Le tolleranze che andranno benissimo per i nostri cubetti di patata saranno assolutamente improponibili per i buchi nelle staffe.
Giusto?
Tra l'altro, ricordiamoci che le tolleranze vanno fissate anche in base agli strumenti che utilizziamo per lavorare. Con un banale coltello da cucina è difficile richiedere toleranze elevate.
Continueremo il nostro discorso con le riflessioni di domani.
mercoledì 4 marzo 2009
Six Sigma: introduzione
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