Dopo il post di ieri, continuiamo la nostra analisi delle criticità del benchmarking:
3) Tipologia delle informazioni: dovendo svolgere un'indagine di benchmarking è bene strutturare una specifica checklist.
Se i dati devono servire per confrontare costi gestionali, è bene definire esattamente i contenuti delle attività svolte, per evitare di mettere a confronto costi che si riferiscono ad attività il cui livello qualitativo è differente.
Molto utile, ma di più difficile realizzazione, l'analisi dei processi gestionali e dei modelli organizzativi adottati; spesso da quest'ultima analisi è possibile derivare strategie alternative e soluzioni che possono portare vantaggi competitivi all'organizzazione.
4) Quantità delle informazioni: anche questo elemento va precisamente definito. Un'indagine accurata che mira ad inquadrare la funzionalità dei processi richiede molte ore di lavoro. In questo caso la riduzione del campione o delle "famiglie" da analizzare può ridurre significativamente l'impegno.
Un altro aspetto relativo alla quantità delle informazioni riunite riguarda l'entità della documentazione raccolta presso i partner (il gruppo che aderisce al benchmarking).
E' opportuno definire a monte dell'indagine la richiesta di dati / informazioni, per evitare di dover controllare e gestire una quantità di informazioni eccessiva e non utile all'obiettivo della ricerca.
(Leggi tutte le riflessioni dello Staff di QualitiAmo sul forum di QualitiAmo - La Qualità gratis sul web)
mercoledì 2 dicembre 2009
Benchmarking: le criticità che si possono presentare (2)
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