martedì 8 ottobre 2013

Misurare il ritardo della nostra organizzazione (2)

Esaminiamo i ritardi imputabili ai quattro flussi che vi abbiamo presentato ieri concentrandoci su ognuno di loro singolarmente.

Flusso delle attività lavorative

E' questo il primo flusso al quale pensiamo quando parliamo di "creazione del valore": un insieme di singole attività coinvolte nella trasformazione di materie prime, idee, requisiti, progetti in semilavorati, prodotti oppure servizi.

Se consideriamo i flussi tradizionali, i ritardi maggiori si annidano nella mancata sincronizzazione dei materiali presenti a magazzino con quelli necessari nei reparti, nelle attività necessarie a mantenere livelli di lavoro costante, ecc.
Quando la domanda aumenta all'improvviso, i magazzini si svuotano e le programmazioni saltano causando ritardi che vanno ad influenzare le tempistiche di consegna e offrendo il fianco a qualunque concorrente che abbia la capacità di arrivare al cliente in meno tempo di noi.

Flusso delle decisioni

Il flusso decisionale è caratterizzato dall'insieme di decisioni che le persone all'interno dell'azienda prendono ad ogni livello.
Queste decisioni, spesso, sono le responsabili della creazione di valore.

Organizzazioni pensate per decidere bene in tempi normali, potrebbero rivelarsi enormemente lente in tempo di crisi perché le strutture troppo gerarchiche lasciano ai collaboratori una visione troppo ristretta della situazione e questo non consente loro di prendere decisioni rapide che possano rivelarsi anche buone.
Coordinarsi per avere una visione completa e decidere costa del tempo che spesso queste aziende non possono permettersi e che le porta ad arrivare in ritardo rispetto alla concorrenza.

Domani esamineremo insieme gli ultimni due flussi. Intanto mi piacerebbe molto leggere le vostre osservazioni al riguardo.

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