Riprendiamo il discorso che abbiamo iniziato ieri, occupandoci del primo dei tre fattori che sono alla base della teoria della motivazione umana: l'equità.
"Equità" significa essere trattato giustamente in relazione alle regole del mondo del lavoro, dato che è lecito attendersi certe condizioni di base, semplicemente in virtù della relazione di lavoro che si è venuta a costituire.
Queste condizioni sono definite da standard etici e di legge, generalmente accettati, che comprendono, ad esempio:
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"Equità" significa essere trattato giustamente in relazione alle regole del mondo del lavoro, dato che è lecito attendersi certe condizioni di base, semplicemente in virtù della relazione di lavoro che si è venuta a costituire.
Queste condizioni sono definite da standard etici e di legge, generalmente accettati, che comprendono, ad esempio:
- poter lavorare in un ambiente di lavoro sicuro
- gestire un carico di lavoro che non crei problemi alla salute
- non essere sottoposti a pressioni psicologiche che potrebbero sfociare in problemi fisici
- avere un certo grado di sicurezza economica che preveda uno stipendio sufficiente per vivere decentemente
- poter contare su una ragionevole certezza del posto di lavoro
- essere trattati con rispetto
- poter gestire con sufficiente elasticità le esigenze personali e della famiglia
- poter contare su un management credibile e sempre presente
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