lunedì 7 ottobre 2013

Misurare il ritardo della nostra organizzazione

Perché certe organizzazioni funzionano bene e sanno adattarsi in un batter d'occhio alle mutate condizioni dei mercati di riferimento ed altre arrancano perennemente in difficoltà?

La risposta semplice è che le prime accumulano meno ritardi delle seconde potendo così permettersi di avere più tempo a disposizione per:
  • fare eventuali cambi di programma nel modo più indolore possibile
  • adattarsi alle nuove richieste della clientela 
  • sfruttare le difficoltà altrui cogliendo al volo nuove opportunità

Le aziende che basano il loro modo di lavorare su magazzini pachidermici, pianificazioni molto estese nel tempo, distanze geografiche enormi da coprire velocemente, ecc. tendono ad amplificare gli effetti di qualunque piccolo cambiamento o incertezza e a subire un impatto maggiore rispetto alle loro concorrenti più snelle.

Riconoscere l'origine dei nostri ritardi è il primo passo per migliorare.
Tipicamente, possiamo perdere tempo lungo i flussi delle informazioni, nella sinergia tra le singole attività lavorative, durante i processi decisionali e nel fare innovazione ed il modomigliore per capire come tutti questi ritardi inneschino un ciclo di perdite sempre più grande è ragionare sull'impatto di ognuno di questi flussi singolarmente, cosa che faremo a partire da domani.

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