Chiudiamo oggi il lungo discorso che la rivista HBR ha dedicato alle similitudini tra gli sforzi delle associazioni che cercano di aiutare le persone ad uscire dalle dipendenze e le organizzazioni che vogliono implementare qualche cambiamento nel loro modo di lavorare.
L'introspezione continua è fondamentale
All'inizio del programma degli Alcolisti Anonimi, i nuovi membri esaminano il loro comportamento passato e iniziano a provare a cambiare.
Prima di implementare qualsiasi cambiamento, dunque, è importante effettuare una sorta di "riassunto delle puntate precedenti", cosa che torna utilissima anche alle aziende che vogliano cambiare qualcosa.
I cambiamenti nella pratica possono rappresentare delle vere e proprie scoperte
Secondo l'esperienza degli AA, una profonda trasformazione quale quella di abbandonare una dipendenza si verifica solamente quando un partecipante si sposta da uno stato emotivo di colpa, vergogna, rimorso e risentimento verso uno più positivo e ottimista.
Ma gli atteggiamernti mentali sono difficili da misurare e le menti sono difficili da cambiare, quindi nel nostro lavoro possiamo concentrarci solamente sui cambiamenti ben identificabili nella pratica.
Vale la pena, dunque, riconoscere le piccole vittorie.
Gli Alcolisti Anonimi non chiede mai ai membri di non bere più perché l'obiettivo potrebbe sembrare irraggiungibile, almeno all'inizio. Si chiede loro di non bere per un giorno e si riconoscono come dei grandi traguardi, da premiare con gesti simbolici, trenta giorni di astinenza.
Si procede così, un piccolo traguardo dopo l'altro, verso l'astinenza definitiva e il cambiamento completo.
I manager che vogliono avviare un cambiamento serio nelle loro aziende dovrebbero prendere lezioni da queste associazioni e trovare il modo per dimostrare ai dipendenti la loro riconoscenza per i risultati ottenuti.
L'obiettivo deve essere il progresso, non la perfezione.
Il novanta per cento degli alcolisti che prova a disintossicarsi incappa in almeno un episodio di
recidiva ad un certo punto del suo percorso. Questo non è affatto sorprendente per gli esperti perché chi inizia ad essere nuovamente sobrio viene bombardato da segnali sensoriali che il suo cervello associa alla dipendenza: l'odore di birra o il suono dei bicchieri che tintinnano durante un brindisi.
Nelle organizzazioni le cose non vanno poi tanto diversamente perché il cambiamento non segue sempre una linea retta.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
L'introspezione continua è fondamentale
All'inizio del programma degli Alcolisti Anonimi, i nuovi membri esaminano il loro comportamento passato e iniziano a provare a cambiare.
Prima di implementare qualsiasi cambiamento, dunque, è importante effettuare una sorta di "riassunto delle puntate precedenti", cosa che torna utilissima anche alle aziende che vogliano cambiare qualcosa.
I cambiamenti nella pratica possono rappresentare delle vere e proprie scoperte
Secondo l'esperienza degli AA, una profonda trasformazione quale quella di abbandonare una dipendenza si verifica solamente quando un partecipante si sposta da uno stato emotivo di colpa, vergogna, rimorso e risentimento verso uno più positivo e ottimista.
Ma gli atteggiamernti mentali sono difficili da misurare e le menti sono difficili da cambiare, quindi nel nostro lavoro possiamo concentrarci solamente sui cambiamenti ben identificabili nella pratica.
Vale la pena, dunque, riconoscere le piccole vittorie.
Gli Alcolisti Anonimi non chiede mai ai membri di non bere più perché l'obiettivo potrebbe sembrare irraggiungibile, almeno all'inizio. Si chiede loro di non bere per un giorno e si riconoscono come dei grandi traguardi, da premiare con gesti simbolici, trenta giorni di astinenza.
Si procede così, un piccolo traguardo dopo l'altro, verso l'astinenza definitiva e il cambiamento completo.
I manager che vogliono avviare un cambiamento serio nelle loro aziende dovrebbero prendere lezioni da queste associazioni e trovare il modo per dimostrare ai dipendenti la loro riconoscenza per i risultati ottenuti.
L'obiettivo deve essere il progresso, non la perfezione.
Il novanta per cento degli alcolisti che prova a disintossicarsi incappa in almeno un episodio di
recidiva ad un certo punto del suo percorso. Questo non è affatto sorprendente per gli esperti perché chi inizia ad essere nuovamente sobrio viene bombardato da segnali sensoriali che il suo cervello associa alla dipendenza: l'odore di birra o il suono dei bicchieri che tintinnano durante un brindisi.
Nelle organizzazioni le cose non vanno poi tanto diversamente perché il cambiamento non segue sempre una linea retta.
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