Il primo che si chiese se manager e leader fossero figure così differenti tra loro fu, nel 1977, il professor Abraham Zaleznik.
L'articolo scritto dall'accademico avviò anni di dibattito fino ad arrivare al concetto che abbiamo oggi dei due ruoli. Gli americani lo riassumono molto bene con un famoso detto: "managers do things right, leaders do the right things" che possiamo tradurre liberamente in questo modo: "i manager fanno le cose bene, i leader fanno le cose giuste".
I leader sono coloro che sviluppano una vision e stabiliscono quali siano le cose che un'organizzazione dovrebbe fare per diventare ciò che intende essere.
E' loro il compito di avviare i cambiamenti necessari, anche quelli più difficili, così come è loro il compito di sostenere nel tempo i nuovi approcci.
Completato il cambiamento, ai manager toccherà lavorare per fare in modo che la nuova situazione che si è creata diventi stabile.
Ricordiamolo sempre: buoni manager potrebbero non diventare mai buoni leader e i buoni leader non è detto che siano manager validi e questo si deve al fatto che i loro sono due lavori molto diversi, per quanto condividano alcuni aspetti comuni.
Un'organizzazione priva di leader sarà incapace di percorrere nuove strade e di rinnovarsi mentre un'organizzazione senza manager sarà destinata ad essere perennemente disorganizzata e in preda al caos.
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