La stratificazione è semplicemente un metodo per raggiungere una maggiore accuratezza nella raccolta e nel reporting dei dati di misurazione.
Capita, talvolta, che i dati stessi nascondano le reali fonti o provenienze singole, quando per esempio, la carta di controllo che indica il numero dei resi non li analizza per articolo, mentre a voi interessa distinguere quali sono i prodotti per cui la resa si ripete maggiormente.
Si può allora ricorrere alla stratificazione.
Si parte dividendo i dati in categorie discrete (tipo, località, dimensione, reparto, distanza, ecc.) per determinare più chiaramente e precisamente le vostre aree da migliorare.
Prendiamo il caso delle misurazioni relative alla soddisfazione del cliente: ipotizziamo che da esse risulti che 70% dei clienti è contento del vostro prodotto o servizio e 30% non lo è.
Da questi dati complessivi volete passare a una conoscenza più precisa di questi due raggruppamenti.
Una soluzione è di stratificarli demograficamente per età, sesso, reddito, codice di avviamento postale o altro.
Avrete così un quadro più accurato dei vostri clienti e delle loro risposte.
Potrete quindi riportare i risultati del vostro processo di stratificazione in un diagramma di Pareto, un istogramma o una carta di controllo.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
venerdì 22 gennaio 2010
La stratificazione
Etichette:
stratificazione
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento