Recentemente ho letto un articolo interessante su "Mente & Cervello". Ve lo illustro brevemente.
Non avete mai notato come succeda che chi si percepisce potente, anche solo per un ruolo momentaneo, sia più portato a disumanizzare gli altri, vedendoli come esseri umani meno titolari di dignità e diriti?
Secondo Joris Lammers e Diederick Stapel, dell'Università di Tilburg, nei Paesi Bassi, il meccanismo aiuta chi gestisce un potere a non soccombere emotivamente alle responsabilità di scelte difficili.
I due ricercatori descrivono tre esperienze fatte con 100 studenti che hanno completato un test per misurare il senso di poetere e hanno letto un resoconto su un immaginario Paese povero: Aurelia.
Chi si attestava più in alto nella scala di potere era più propenso a deumanizzare gli aureliani giudicandoli meno civili e più infantili e più restio ad esercitare empatia nei loro confronti.
La deumanizzazione è un meccanismo che favorisce gli abusi, dicono i ricercatori, ma può anche aiutare chi deve prendere decisioni che possono comportare sofferenze altrui.
Mah! Cosa ne pensate?
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venerdì 18 marzo 2011
Chi ha potere è meno empatico
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