Gli audit ISO 9001 o verifiche ispettive interne si compongono di diverse domande. Esistono alcune regole d'oro da seguire per formulare al meglio queste domande e ottenere in cambio risposte utili e costruttive.
Proviamo a vederne qualcuna insieme:
- occorre spiegare in modo neutrale, senza alcun giudizio morale, che l'auditor ISO 9001 è già a conoscenza di certe informazioni che la persona auditata può essere tentata di non dare
- bisogna tenere presente che inizialmente chi è auditato può manifestare imbarazzo, sfiducia, tensione. Permettere di manifestare liberamente queste sensazioni può aiutare a conquistare la fiducia della persona oggetto della verifica ispettiva
- spiegare che le domande non hanno lo scopo di invadere la privacy della persona auditata ma servono per adempiere al dovere di ricerca della verità. Se possibile, indicare sempre il fine specifico per cui la singola domanda è posta
- far presente che le informazioni fornite dalla persona auditata verranno messe a conoscenza di parti terze secondo modalità ben stabilite
- dutante l'audit mostrare attenzione vigile mantenendo il contatto visivo
- formulare le domande in modo attento e controllare che siano state correttamente intese
- osservare il linguaggio non verbale della persona auditata
- le domande più delicate vanno poste quando si ègià stabilito un rapporto di fiducia fra l'auditor e chi è auditato
Avete trovato interessanti queste indicazioni? Le ho trovate su Mente & Cervello e, anche se non indirizzate direttamente allo svolgimento delle verifiche ispettive (le ho adattate io), mi sono sembrate utili per chiunque faccia il nostro lavoro.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Proviamo a vederne qualcuna insieme:
- occorre spiegare in modo neutrale, senza alcun giudizio morale, che l'auditor ISO 9001 è già a conoscenza di certe informazioni che la persona auditata può essere tentata di non dare
- bisogna tenere presente che inizialmente chi è auditato può manifestare imbarazzo, sfiducia, tensione. Permettere di manifestare liberamente queste sensazioni può aiutare a conquistare la fiducia della persona oggetto della verifica ispettiva
- spiegare che le domande non hanno lo scopo di invadere la privacy della persona auditata ma servono per adempiere al dovere di ricerca della verità. Se possibile, indicare sempre il fine specifico per cui la singola domanda è posta
- far presente che le informazioni fornite dalla persona auditata verranno messe a conoscenza di parti terze secondo modalità ben stabilite
- dutante l'audit mostrare attenzione vigile mantenendo il contatto visivo
- formulare le domande in modo attento e controllare che siano state correttamente intese
- osservare il linguaggio non verbale della persona auditata
- le domande più delicate vanno poste quando si ègià stabilito un rapporto di fiducia fra l'auditor e chi è auditato
Avete trovato interessanti queste indicazioni? Le ho trovate su Mente & Cervello e, anche se non indirizzate direttamente allo svolgimento delle verifiche ispettive (le ho adattate io), mi sono sembrate utili per chiunque faccia il nostro lavoro.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Nessun commento:
Posta un commento