La rivista "Focus" di marzo ha pubblicato una serie di spunti interessanti sul tema della responsabilità individuale.
Vi riporto gli stralci più interessanti:
"<>
La domanda della maestra delle elementari cade nel silenzio. Nessuno degli alunni alza la mano per confessare il misfatto: teme la punizione (e la figuraccia) e spera di farla franca. In pratica non si assume le proprie responsabilità, anche a costo di far punire l'intera classe.
Il senso di responsabilità inizia a formarsi intorno ai 6 anni di età, quando si acquisisce il senso del dovere e i sensi di colpa trattengono dal compiere azioni negative."
(...)
"A prescrindere dalla cultura a cui si appartiene, molti fattori possono spingerci a lavarcene le mani. Ecco quali."
(...)
"Autorità e sudditanza
Il ricercatore Eugene Tarnow ha riscontrato che la reticenza a mattere in dubbio le scelte di un superiore è dovuta al peso dell'autorità che può incidere moltissimo sul senso di responsabilità personale"
(...)
"Responsabilità spalmata
Se la responsabilità è condivisa (come nel caso in cui un gruppo di persone si trovi ad assistere ad un reato) è possibile che non ci si senta chiamati in causa. Si attende che siano gli altri a reagire."
(...)
"Cattivi esempi
Se una casa ha una finestra rotta e questa non viene riparata, ciò inviterà a romperne altre perché darà l'impressione che sia un atto consentito.
Questo meccanismo, chiamato la teoria delle finestre rotte dal politologo James Q. Wilson e dal criminologo George Kelling, esprime una situazione nota: quando le trasgressioni non sono corrette né punite si innescano fenomeni di emulazione, in un ciorcolo vizioso."
(...)
"Capro espiatorio
Per sollevarci dalle nostre responsabilità, cosa c'è di meglio se non attribuire tutte le colpe a una persona o a un gruppo?
Il meccanismo è usato sia in politica (creando un nemico) sia nei luoghi di lavoro. Se qualcosa va male è sempre colpa di qualcuno che viene regolarmente ridicolizzato ed emarginato."
(...)
"Autoinganni della mente
Non riesci a rispettare gli impegni?
<>.
Mentre tendiamo ad attribuire i successi al nostro impegno, quando falliamo imputiamo la colpa alle circostanze sfavorevoli."
Cosa ne pensate?
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Vi riporto gli stralci più interessanti:
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La domanda della maestra delle elementari cade nel silenzio. Nessuno degli alunni alza la mano per confessare il misfatto: teme la punizione (e la figuraccia) e spera di farla franca. In pratica non si assume le proprie responsabilità, anche a costo di far punire l'intera classe.
Il senso di responsabilità inizia a formarsi intorno ai 6 anni di età, quando si acquisisce il senso del dovere e i sensi di colpa trattengono dal compiere azioni negative."
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"A prescrindere dalla cultura a cui si appartiene, molti fattori possono spingerci a lavarcene le mani. Ecco quali."
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"Autorità e sudditanza
Il ricercatore Eugene Tarnow ha riscontrato che la reticenza a mattere in dubbio le scelte di un superiore è dovuta al peso dell'autorità che può incidere moltissimo sul senso di responsabilità personale"
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"Responsabilità spalmata
Se la responsabilità è condivisa (come nel caso in cui un gruppo di persone si trovi ad assistere ad un reato) è possibile che non ci si senta chiamati in causa. Si attende che siano gli altri a reagire."
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"Cattivi esempi
Se una casa ha una finestra rotta e questa non viene riparata, ciò inviterà a romperne altre perché darà l'impressione che sia un atto consentito.
Questo meccanismo, chiamato la teoria delle finestre rotte dal politologo James Q. Wilson e dal criminologo George Kelling, esprime una situazione nota: quando le trasgressioni non sono corrette né punite si innescano fenomeni di emulazione, in un ciorcolo vizioso."
(...)
"Capro espiatorio
Per sollevarci dalle nostre responsabilità, cosa c'è di meglio se non attribuire tutte le colpe a una persona o a un gruppo?
Il meccanismo è usato sia in politica (creando un nemico) sia nei luoghi di lavoro. Se qualcosa va male è sempre colpa di qualcuno che viene regolarmente ridicolizzato ed emarginato."
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"Autoinganni della mente
Non riesci a rispettare gli impegni?
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Mentre tendiamo ad attribuire i successi al nostro impegno, quando falliamo imputiamo la colpa alle circostanze sfavorevoli."
Cosa ne pensate?
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