Ieri abbiamo spiegato che non lasciare libertà decisionale ai collaboratori può essere estremamente pericoloso. Perchè, dunque, molte organizzazioni sposano comunque questo atteggiamento?
Vediamo insieme i motivi principali:
1) imitazione del vertice: la Direzione gestisce direttamente lo staff anche ad un microlivello. La conseguenza più immediata è che i diversi manager si comportino nello stesso modo con i loro uomini.
2) Troppi capi: alcune organizzazioni hanno una sovrabbondanza di capi di medio livello. Per giustificare la loro esistenza queste persone prendono ogni decisione al posto dei collaboratori per "evitare che si commettano errori".
3) Organizzazioni molto normate: le realtà molto regolate dall'esterno da normative severe come quelle vigenti nell'ambito alimentare, medicale o nucleare - tanto per fare qualche esempio - soffrono frequentemente del problema di una microgestione ossessiva. Alle persone, infatti, viene lasciata pochissima libertà perché non deviino dallo standard.
4) Paura: nella difficile situazione economica odierna, i manager vivono nella costante paura di non farcela. Questa paura, naturalmente, li porta a prendere ogni più piccola decisione perché - in questo modo - credono di gestire meglio il rischio, visto che c'è un margine di errore inferiore.
5) Incapacità di delegare: molti responsabili vorrebbero delegare alcuni compiti e alcune decisioni ma proprio non ci riescono. La delega richiede la capacità di spezzare un compito impegnativo in tanti piccoli compiti più semplici, stabilire la priorità del loro svolgimento, creare scadenze da rispettare e decidere quali compiti bisogna seguire e quali, invece, si possono affidare ad altri.
6) Mancanza di una direttiva chiara: spesso i manager ricevono istruzioni poco chiare da parte del loro capo in merito all'importanza di delegare. Dovrebbero imparare, invece, che il loro tempo andrebbe impiegato in attività a valore aggiunto e non in compiti che possono essere svolti con successo da altri.
7) Processo di selezione inefficace: molte organizzazioni non danno la giusta priorità alla selezione dei collaboratori e questo, naturalmente, si ripercuote sul fatto che i collaboratori non sono adeguati a svolgere certi compiti.
Lunedì vedremo insieme quali soluzioni adottare per favorire la libertà decisionale. Non mancate!
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Vediamo insieme i motivi principali:
1) imitazione del vertice: la Direzione gestisce direttamente lo staff anche ad un microlivello. La conseguenza più immediata è che i diversi manager si comportino nello stesso modo con i loro uomini.
2) Troppi capi: alcune organizzazioni hanno una sovrabbondanza di capi di medio livello. Per giustificare la loro esistenza queste persone prendono ogni decisione al posto dei collaboratori per "evitare che si commettano errori".
3) Organizzazioni molto normate: le realtà molto regolate dall'esterno da normative severe come quelle vigenti nell'ambito alimentare, medicale o nucleare - tanto per fare qualche esempio - soffrono frequentemente del problema di una microgestione ossessiva. Alle persone, infatti, viene lasciata pochissima libertà perché non deviino dallo standard.
4) Paura: nella difficile situazione economica odierna, i manager vivono nella costante paura di non farcela. Questa paura, naturalmente, li porta a prendere ogni più piccola decisione perché - in questo modo - credono di gestire meglio il rischio, visto che c'è un margine di errore inferiore.
5) Incapacità di delegare: molti responsabili vorrebbero delegare alcuni compiti e alcune decisioni ma proprio non ci riescono. La delega richiede la capacità di spezzare un compito impegnativo in tanti piccoli compiti più semplici, stabilire la priorità del loro svolgimento, creare scadenze da rispettare e decidere quali compiti bisogna seguire e quali, invece, si possono affidare ad altri.
6) Mancanza di una direttiva chiara: spesso i manager ricevono istruzioni poco chiare da parte del loro capo in merito all'importanza di delegare. Dovrebbero imparare, invece, che il loro tempo andrebbe impiegato in attività a valore aggiunto e non in compiti che possono essere svolti con successo da altri.
7) Processo di selezione inefficace: molte organizzazioni non danno la giusta priorità alla selezione dei collaboratori e questo, naturalmente, si ripercuote sul fatto che i collaboratori non sono adeguati a svolgere certi compiti.
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