Siamo arrivati a metà della nostra analisi per capire se dobbiamo davvero cambiare lavoro. Oggi vedremo insieme il terzo step.
Distinguete tra sogni e realtà
Siete certi che la vostra insoddisfazione non derivi dall'immagine idealizzata che avete del vostro lavoro (riunioni appassionanti, colleghi motivati, compiti che vi permettano di mettere a frutto la vostra professionalità, responsabili davvero coinvolti in ciò che fanno)?
Intendiamoci, le vostre aspettative sono giustissime ma il lavoro perfetto non esiste e forse avete semplicemente scelto una professione non adatta a soddisfare in pieno i vostri sogni. In questo caso cambiare ambiente di lavoro mantenendo la stessa job description non vi porterebbe alcun vantaggio.
Provate anche a chiedervi perché mai avete scelto proprio di lavorare lì dove state lavorando.
Per quiete familiare?
Per lo stipendio sicuro?
Per la comodità degli orari o la vicinanza al posto dove abitate?
Ecco, tra quelli elencati spesso ci sono i motivi che condizionano le scelte delle persone. Occorre, allora, concentrarsi nuovamente e chiederci se siamo disposti a rinunciare a ciò che ci ha portato a scegliere il nostro posto di lavoro attuale per inseguire la vera soddisfazione professionale.
Rifletteteci bene.
A questo punto riflettete bene anche sulle buone ragioni per spostarsi: una promozione rifiutata o tensioni all'interno del gruppo di lavoro o col capo, infatti, non sono buone ragioni per cambiare perché sono condizioni temporanee legate a problemi che possono essere affrontati e - magari - risolti.
I problemi davvero irrisolvibili sono la noia profonda che vi invade ogni volta che entrate in ufficio, l'idea che le vostre competenze non vengano riconosciute e sfruttate, la completa mancanza di prospettive di crescita, ecc..
Domani concluderemo la nostra analisi con gli ultimi due punti.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Distinguete tra sogni e realtà
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Intendiamoci, le vostre aspettative sono giustissime ma il lavoro perfetto non esiste e forse avete semplicemente scelto una professione non adatta a soddisfare in pieno i vostri sogni. In questo caso cambiare ambiente di lavoro mantenendo la stessa job description non vi porterebbe alcun vantaggio.
Provate anche a chiedervi perché mai avete scelto proprio di lavorare lì dove state lavorando.
Per quiete familiare?
Per lo stipendio sicuro?
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Ecco, tra quelli elencati spesso ci sono i motivi che condizionano le scelte delle persone. Occorre, allora, concentrarsi nuovamente e chiederci se siamo disposti a rinunciare a ciò che ci ha portato a scegliere il nostro posto di lavoro attuale per inseguire la vera soddisfazione professionale.
Rifletteteci bene.
A questo punto riflettete bene anche sulle buone ragioni per spostarsi: una promozione rifiutata o tensioni all'interno del gruppo di lavoro o col capo, infatti, non sono buone ragioni per cambiare perché sono condizioni temporanee legate a problemi che possono essere affrontati e - magari - risolti.
I problemi davvero irrisolvibili sono la noia profonda che vi invade ogni volta che entrate in ufficio, l'idea che le vostre competenze non vengano riconosciute e sfruttate, la completa mancanza di prospettive di crescita, ecc..
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