Molti di voi, immagino, si saranno trovati più volte a stilare un possibile profilo professionale dei collaboratori con i quali avrebbero voluto lavorare.
Quello che, però, qualcuno non saprà è che esistono due modelli molto utilizzati da chi fa abitualmente recruitment e che si potrebbero tenere a mente quando si deve scegliere un collega o un collaboratore.
Oggi vedremo insieme il primo modello, mentre il secondo lo vedremo domani.
Il piano a 7 punti di Alec Rodger
I sette punti che Alec Rodger considerava fondamentali per tracciare un ipotetico profilo di un collaboratore sono:
- aspetto fisico, stato di salute, portamento e capacità di espressione e comunicazione
- livello di istruzione, qualifiche professionali e esperienza.
- intelligenza generale e capacità intellettuale
- attitudini speciali: meccaniche, di destrezza manuale, facilità d'uso di parole o cifre, ecc.
- interessi culturali, pratici, costruttivi, sportivi, sociali, artistici, ecc.
- capacità di farsi accettare, influenza esercitata sugli altri, fermezza, affidabilità, fiducia in se stesso
- circostanze legate a particolari esigenze di lavoro (straordinari, viaggi all'estero, ecc.)
Voi tenete conto di tutti questi fattori quando pensate a un nuovo collega? E, ribaltando il discorso, li considerate quando preparate il vostro curriculum da sottoporre ad un processo di selezione? ;o)
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
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- attitudini speciali: meccaniche, di destrezza manuale, facilità d'uso di parole o cifre, ecc.
- interessi culturali, pratici, costruttivi, sportivi, sociali, artistici, ecc.
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