La definizione 40 non è nuova perché è presente anche nella ISO 9000:2005. Si tratta di "difetto".
Nella bozza della ISO 9001:2015 leggiamo che un difetto è una non conformità che si riferisce a un'utilizzazione prevista o specificata. La definizione che ritroviamo, invece, nella ISO 9000:2005 non parla di non conformità ma di mancato soddisfacimento di un requisito e, in questo, la nuova norma si presenta come più stringente. Per poter parlare di difetto, occorre essere in presenza di una non conformità ben circostanziata.
In questo senso, finalmente capiamo bene la nota 1 che era già presente nella ISO 9000:2005 e che specificava come la distinzione concettuale tra "difetto" e non conformità fosse importante in quanto ha implicazioni legali, anche associate alla responsabilità da prodotto e che, di conseguenza, il termine "difetto" dovrebbe essere utilizzato con molta cautela. La nuova nota 1 aggiunge solamente la parola "servizio" accanto a "prodotto".
La nota 2, invece, è identica in entrambe le versioni della definizione.
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