venerdì 29 maggio 2015

I processi (2)

Negli ultimi anni gli studi sulle organizzazioni hanno un po' cambiato anche in Italia il modo di guardare alle aziende ed esaminarle dal punto di vista dei loro processi è diventato più comune e persino accettabile anche per quelle realtà meno evolute e più ripiegate su loro stesse.

Si è verificato più volte, infatti, che un'organizzazione che lavori secondo le proprie aree funzionali e non tramite processi trasversaliavesse  bisogno di molte più risorse e di molto più tempo per fare le stesse cose di una realtà ben organizzata per processi.
Un'organizzazione che lavora per processi, infatti, ha bisogno di guardare l'intero suo "funzionamento" attraverso gli occhi dei clienti e di seguire i flussi del lavoro attraverso tutte le diverse aree con la stessa facilità perché deve diventare in grado di lavorare come se fosse un tutt'uno. In aggiunta a questo, un'organizzazione orientata ai processi dovrà far crescere al proprio interno manager in grado di essere responsabili dell'intero processo e capaci di seguirne il flusso lungo le diverse aree funzionali. Questo significa aumentare il potere dei singoli proprietari dei processi e creare legami stretti tra i diversi reparti.


L'organizzazione orientata ai processi ha una serie di vantaggi rispetto a quella funzionale:

  • l'individuazione del responsabile di ogni processo che sarà, dunque, responsabile non solo di un'attività o di una serie di attività ma del loro risultato complessivo;
  • la possibilità per ogni responsabile di processo di seguire il flusso del lavoro lungo le diverse aree funzionali;
  • la rimozione dei confini e delle terre di nessuno tra i diversi dipartimenti;
  • la minimizzazione dei conflitti e delle incomprensioni tra i lavoratori delle diverse aree aziendali;
  • la promozione della cooperazione tra i i lavoratori dei diversi dipartimenti e la crescita di ognuno di essi per riuscire a capire il flusso del lavoro dal punto di vista del cliente
Una visione orientata al processo, tuttavia, può causare alcuni problemi di coordinamento e anche dei conflitti di interesse tra i diversi manager funzionali e proprietari dei processi. Queste difficoltà dovranno essere risolte al più alto livello di gestione da una Direzione in grado di sostenere e incoraggiare questo nuovo tipo di organizzazione che, oltre a migliorare le prestazioni complessive e la qualità, può portare a quei cambiamenti necessari per stabilire una nuova cultura del lavoro fondamentale per restare oggi sul mercato.

Lunedì esamineremo insieme la struttura di un processo.


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