Molti di voi si sono avvicinati, nel tempo, ai principali concetti del "lean thinking" o, per dirla in italiano, del pensiero privo di quelle sovrastrutture che tendono ad appesantirlo e a portarlo a concepire organizzazioni elefantiache, ridondanti, lente e poco reattive.
Alcuni l'hanno fatto per pura curiosità mentre altri si sono informati perché avevano l'idea di applicare questi concetti nella realtà in cui lavorano. Pochi, però, l'hanno fatto davvero e i colleghi con i quali abbiamo interagito in quresti mesi hanno lamentato quasi tutti la stessa difficoltà: non capivano in pratica cosa bisognasse fare per diventare più "lean".
Ed ecco da dove nasce la riflessione odierna.
Vogliamo darvi una sorta di elenco da seguire per muovere i primi passi in questo mondo affascinante anche se siamo certi che l'elenco migliore lo scriverete voi stessi perché conoscete bene la realtà in cui andrete ad applicare certe nozioni e certi strumenti e dunque nessuno meglio di voi potrà scrivere un piano d'attacco concepito ad hoc!
La cosa che vi consigliamo per partire col piede giusto è di non ritenere il lean thining qualcosa di avulso dalle strategie aziendali perché è il modo migliore per far concepire la Qualità come una sorta di estranea all'interno della quotidianità del vostro lavoro.
Vediamo, dunque, i passi per sviluppare il pensiero snello in maniera strategica:
1) chiarire gli obiettivi, i ruoli e le responsabilità;
2) ottimizzare la pianificazione del lavoro;
3) identificare il valore aggiunto che ogni singola persona può portare al progetto;
4) ottimizzare il lavoro pensando al futuro;
5) gestire e mantenere nel tempo il nuovo modo di lavorare
Nei prossimi giorni analizzeremo nel dettaglio ognuno di questi passaggi per capire meglio in cosa consista.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
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1) chiarire gli obiettivi, i ruoli e le responsabilità;
2) ottimizzare la pianificazione del lavoro;
3) identificare il valore aggiunto che ogni singola persona può portare al progetto;
4) ottimizzare il lavoro pensando al futuro;
5) gestire e mantenere nel tempo il nuovo modo di lavorare
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