La nuova ISO 9001:2015 si inserisce in un quadro di norme di nuova generazione.
Per quanto riguarda la Qualità nello specifico, il nuovo standard emesso nel settembre dell'anno scorso rispecchia in pieno l'idea che "fare qualità" sia un percorso che non ha mai termine perché la Qualità (con la "Q" maiuscola) riguarda tutte le parti interessate e, in questi tempi così rapidi a cambiare, con un contesto economico così difficile da inquadrare, mercati in rapida evoluzione e clienti sempre più esigenti è difficile considerarsi arrivati a destinazione.
Anche i rischi sono cambiati, spesso senza che le organizzazioni li prendessero minimamente in considerazione.
Negli ultimi anni le aziende hanno dovuto dare prova di grandissima abilità per fronteggiare i cambiamenti che hanno caratterizzato l'economia mondiale e uno strumento che si propone per gestire al meglio un'organizzazione non può che tenere il passo con questi cambiamenti così rapidi.
Le avvisaglie c'erano già state e chi abbia dato in passato un'occhiata alla ISO 9004 e ai modelli di eccellenza come l'EFQM lo sa bene.
Ecco, dunque, che non basta più (è mai bastato davvero?) gestire i problemi mediante le azioni correttive con una spolverata di prevenzione ma occorre impostare il proprio modo di agire in maniera decisamente più proattiva, puntando a cogliere le opportunità che ci vengono offerte.
Adattarsi ai tempi che cambiano significa anche alleggerire la richiesta di documentazione e lasciare le mani libere a ogni organizzazione affinché possa decidere quasi in autonomia cosa formalizzare e come capitalizzare le proprie conoscenze.
Infine (in realtà è la base di tutto il ragionamento) occorre uscire dal proprio guscio e considerare ciò che succede anche al di fuori dell'organizzazione, facendo una riflessione seria e profonda sul contesto in cui si opera.
Ecco, quindi, che le organizzazioni che basano il proprio lavoro sulla Qualità dovrebbero essere in grado di adottare una cultura capace di ispirare e orientare comportamenti, attitudini, azioni e processi al fine di fornire valore attraverso la soddisfazione delle esigenze delle parti interessate.
Un'organizzazione capace di adattarsi mostra capacità di apertura e flessibilità oltre alla bravura di comprendere il contesto di riferimento. Non si preoccuperà, poi, solamente delle performance finanziarie ma si riterrà responsabile anche per quelle ambientali e per l'impatto che avrà sulla società nella quale è inserita.
Questa nuova idea di Qualità fa parte di una filosofia dei sistemi di gestione che si articola in cinque grandi tendenze:
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Per quanto riguarda la Qualità nello specifico, il nuovo standard emesso nel settembre dell'anno scorso rispecchia in pieno l'idea che "fare qualità" sia un percorso che non ha mai termine perché la Qualità (con la "Q" maiuscola) riguarda tutte le parti interessate e, in questi tempi così rapidi a cambiare, con un contesto economico così difficile da inquadrare, mercati in rapida evoluzione e clienti sempre più esigenti è difficile considerarsi arrivati a destinazione.
Anche i rischi sono cambiati, spesso senza che le organizzazioni li prendessero minimamente in considerazione.
Negli ultimi anni le aziende hanno dovuto dare prova di grandissima abilità per fronteggiare i cambiamenti che hanno caratterizzato l'economia mondiale e uno strumento che si propone per gestire al meglio un'organizzazione non può che tenere il passo con questi cambiamenti così rapidi.
Le avvisaglie c'erano già state e chi abbia dato in passato un'occhiata alla ISO 9004 e ai modelli di eccellenza come l'EFQM lo sa bene.
Ecco, dunque, che non basta più (è mai bastato davvero?) gestire i problemi mediante le azioni correttive con una spolverata di prevenzione ma occorre impostare il proprio modo di agire in maniera decisamente più proattiva, puntando a cogliere le opportunità che ci vengono offerte.
Adattarsi ai tempi che cambiano significa anche alleggerire la richiesta di documentazione e lasciare le mani libere a ogni organizzazione affinché possa decidere quasi in autonomia cosa formalizzare e come capitalizzare le proprie conoscenze.
Infine (in realtà è la base di tutto il ragionamento) occorre uscire dal proprio guscio e considerare ciò che succede anche al di fuori dell'organizzazione, facendo una riflessione seria e profonda sul contesto in cui si opera.
Ecco, quindi, che le organizzazioni che basano il proprio lavoro sulla Qualità dovrebbero essere in grado di adottare una cultura capace di ispirare e orientare comportamenti, attitudini, azioni e processi al fine di fornire valore attraverso la soddisfazione delle esigenze delle parti interessate.
Un'organizzazione capace di adattarsi mostra capacità di apertura e flessibilità oltre alla bravura di comprendere il contesto di riferimento. Non si preoccuperà, poi, solamente delle performance finanziarie ma si riterrà responsabile anche per quelle ambientali e per l'impatto che avrà sulla società nella quale è inserita.
Questa nuova idea di Qualità fa parte di una filosofia dei sistemi di gestione che si articola in cinque grandi tendenze:
- anticipare bisogni e attese;
- collegare strategia e gestione della Qualità;
- gestire la catena del valore;
- valutare e migliorare le performance del Sistema Qualità;
- integrare i diversi sistemi di gestione
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
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