mercoledì 28 agosto 2013

Fare una valutazione del personale (4)


Come mai alcune volte le valtazioni effettuate durante un colloquio non si rilevano valide e come comportarsi per aumentare questa validità?

Il primo motivo è sicuramente la mancanza di formazione che porta il valutatore a non condurre il colloquio nel migliore dei modi oppure a non utilizzare bene gli strumenti per la valutazione dei candidati.

Il secondo motivo potrebbe essere una misurazione imperfetta delle performance lavorative una volta che il candidato è stato assunto. Questo, ovviamente, genera un conflitto tra ciò che si è stabilito in sede di colloquio e ciò che, in pratica, si è visto durante lo svolgimento della normale attività lavorativa.

Il problema è che molte organizzazioni non hanno la più pallida idea di cosa significhi una buona performance professionale perché sono incapaci di definirla in maniera accurata. E se noi abbiamo misurazioni inefficaci, è difficile, poi, tarare al meglio un processo di selezione e renderlo valido. Se, infatti, non sappiamo cosa stiamo cercando, è impossibile accorgerci quando l'abbiamo trovato.

E' bene, dunque, spendere del tempo per decidere cosa debba essere assolutamente fatto affinché una performance venga giudicata buona e come si possa essere certi che i risultati ipotizzati siano stati effettivamente raggiunti.

Il terzo punto da tenere bene a mente è che la performance di un lavoratore non dipende solamente dalle sue capacità, dalle competenze che ha e dalla preparazione che dimostra ma viene enormemente influenzata anche da altri fattori quali la gestione da parte del suo responsabile, la cultura dell'organizzazione in cui si trova ad operare e il mercato del lavoro nel suo insieme.

In ultimo, anche la qualità delle informazioni fornite può essere fuorviante e mettere in dubbio la validità dell'intero processo di valutazione.
Ricordiamo brevemente che le informazioni sono fornite:
  1. dal candidato tramite una lettera di presentazione, un curriculum, la chiacchierata del colloquio ed eventuali risposte a questionari mirati
  2. da terzi, solitamente tramite una lettera di referenze
  3. dai giudizi e dai voti ottenuti ad esempio durante gli esami scolastici o i percorsi di qualificazione professionale
  4. durante una prova pratica se il colloquio ne prevede una
Accertarsi che le informazioni raccolte siano veritiere sarà il primo compito per qualsiasi azienda che voglia essere certa di impostare un processo di valutazione valido.

A domani per la presentazione del terzo criterio da rispettare per valutare al meglio i candidati!

(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)

Nessun commento: