I diversi modelli di produzione caratterizzano i processi di realizzazione di un prodotto e capire come si realizzano può aiutare a comprenderli meglio.
Passiamoli, dunque, in rassegna uno ad uno.
Produzione continua
La produzione continua è tipica delle cosiddette "industrie di processo" che non possono permettersi di interrompere la trasformazione dei materiali tra una postazione di lavoro e l'altra.
In questo modello produttivo solitamente riscontriamo le seguenti caratteristiche:
Esempi tipici di questo modello di produttività sono le raffinerie e i cementificiPassiamoli, dunque, in rassegna uno ad uno.
Produzione continua
La produzione continua è tipica delle cosiddette "industrie di processo" che non possono permettersi di interrompere la trasformazione dei materiali tra una postazione di lavoro e l'altra.
In questo modello produttivo solitamente riscontriamo le seguenti caratteristiche:
- una velocità di trasformazione e di avanzamento del processo regolari
- un sistema di approvvigionamento estremamente efficace
- un volume importante di produzione
- una certa stabilità nella domanda
Produzione discontinua o discreta
In questo modello di produzione ogni prodotto viene realizzato grazie a un processo produttivo che può essere suddiviso in diversi step che permettono di riprendere il lavoro in ogni momento a partire dal semilavorato.
La produzione discontinua può essere sequenziale oppure no e può essere ottimizzata riducendo al minimo i WIP (work in progress o in process, cioè materiali in corso di lavorazione) e cercando di impegnare tutti i lavoratori.
Tipici esempi di questo modello sono le industrie manufatturiere.
Domani esamineremo altri tre modelli di produzione: la flow-shop, la job-shop e quella ibrida.
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