lunedì 9 settembre 2013

Cambiare la cultura grazie alle soft skill (4)

Come abbiamo visto la scorsa settimana, con le premesse elencate uno dei cambiamenti più difficili da implementare è il passaggio da una cultura reattiva ad una proattiva.  

Esaminiamo insieme alcune delle ragioni per cui questo cambiamento è così difficile proprio alla luce della definizione di cultura che dovrà diventare il nostro faro illuminante ;o)
Supponiamo, ad esempio, che il nostro cambiamento miri ad attuare un processo di manutenzione preventiva in modo da prevedere l'attuazione della manutenzione come parte integrante del lavoro di produzione e non come attività accessoria. 

Poniamo che la situazione di partenza sia la seguente: la manutenzione non viene programmata fino a quando la macchina non si rompe e solo in quel momento la si ferma affinché venga riparata. 


La nostra iniziativa di cambiamento, come potete bene immaginare, si troverebbe a lottare contro una serie di presupposti culturali quali:
  • "la cosa importante è produrre, non fare manutenzione"
  • "la Manutenzione esiste per servire la Produzione"
  • "quando una macchina si rompe occorre ripararla al più presto"
  • "gli uomini della Manutenzione devono essere a disposizione quando servono e non perdere tempo in attività prive di valore aggiunto come la manutenzione preventiva"
Come possiamo vedere, la nuova iniziativa non potrà mai decollare perché entra in conflitto con ciò che l'organizzazione crede fermamente sia vero relativamente alla manutenzione.

Cosa ne pensate?

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