Il cosiddetto "management per eccezioni" è un sistema che fa suonare una sorta di allarme solamente quando, per risolvere una certa situazione, è richiesto l'intervento del manager.
Questo modo di operare fu inventato dal padre dello scientific management, Frederick Taylor, che nel 1911 scrisse che un manager dovrebbe ricevere dai suoi uomini solamente brevi report capaci di coprire tutti gli elementi che ricadono all'interno della sua sfera di responsabilità. Questi prospetti dovrebbero riassumere in pochi minuti come si sta svolgendo il lavoro, eventuali eccezioni positive e negative e aree che richiedono un intervento immediato del superiore.
Il management per eccezioni lascia piena libertà al manager di occuparsi di ciò che davvero dovrebbe fare senza perdersi nell'operatività che i suoi collaboratori che, lasciati liberi di formarsi e crescere (empowerment), riescono a gestire in completa autonomia.
Ovviamente, per poter lavorare in questo modo, occorre che il sistema di gestione sia monitorato attraverso una serie di indicatori e che i singoli operatori siano coscienti di ciò che ricade al di fuori dello standard di esecuzione previsto per le singole attività.
Oltre a questo, ogni cambiamento significativo nei trend degli indicatori dovrà essere analizzato e compreso a fondo per evitare in futuro di ripristinare le stesse condizioni che l'hanno originato.
Da voi funziona così?
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