Il secondo pilastro del Kaizen è la sistematica riduzione degli sprechi che in giapponese si chiamano "Muda".
Ad ogni step dei processi è possibile aggiungere valore al prodotto o servizio che stiamo progettando / costruendo oppure non aggiungerlo.
Qualsiasi attività non a valore aggiunto può essere classificata come un muda.
Alcuni esempi classici di sprechi sono:
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Ad ogni step dei processi è possibile aggiungere valore al prodotto o servizio che stiamo progettando / costruendo oppure non aggiungerlo.
Qualsiasi attività non a valore aggiunto può essere classificata come un muda.
Alcuni esempi classici di sprechi sono:
- spostarsi, trasportare
- spedire ai clienti parti difettose che dovranno poi essere sistemate o che verranno rifiutate
- avere in magazzino un eccesso di merci che impedisce di trovare facilmente ciò che serve
- attendere per poter proseguire lungo il flusso del processo
- dover attendere un'approvazione o una firma
- far avanzare lungo il processo un lavoro che contiene errori (ad esempio un documento sbagliato che passa da un ufficio all'altro)
- fare copie, produrre carta
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