Nei prossimi mesi la futura ISO 9001:2015 sarà l'argomento del giorno per chi fa il nostro lavoro ma molti "forzati della revisione dei sistemi gestionali" si chiedono se davvero ci fosse bisogno di questa nuova versione del famoso standard.
La risposta è "sì" perché, quando il lavoro di revisione viene fatto bene, serve a cogliere tutti quei cambiamenti intercorsi tra la pubblicazione della precedente revisione e questa nuova.
Dal 2008 ad oggi le organizzazioni hanno cambiato profondamente il loro modo di lavorare. Basta che ognuno di voi si fermi per un attimo a pensare a come viveva la propria giornata di lavoro sei anni fa per vedere che è era parecchio diversa da quella odierna.
I sistemi integrati stanno sostituendo il vecchio sistema di gestione della Qualità, i documenti sono in formato digitale, i clienti si aspettano sempre di più in termini di qualità e velocità, la comunicazione è sempre più rapida, i cambiamenti tecnologici sono diventati continui, i fornitori e i clienti spesso stanno dall'altra parte del mondo e il miglioramento continuo è diventato una vera e propria necessità per chiunque voglia sopravvivere sul mercato.
E ancora non basta perché questi sono anni caratterizzati da una forza lavoro che è ormai multietnica e multiculturale e perché l'attenzione ad ambiente e sicurezza sta diventando sempre più impellente.
Anche prestare più attenzione ai rischi è diventato fondamentale per avere successo mentre ci si è resi conto che l'abbinata "comando e controllo" non funziona più perché, per tirare fuori il meglio dalle persone, bisogna imparare a interagire con loro e bisogna apprendere come farlo al meglio.
La Qualità sta diventando sempre più una "strategia" e, se ci pensate per un attimo, è logico che sia così se davvero la si vuole far diventare uno strumento per migliorare il nostro modo di lavorare.
Rivedere periodicamente uno standard per adattarlo a tutto questo è un processo complesso che coinvolge una moltitudine di fattori sociali, politici ed economici ma è qualcosa che, se fatto bene, ci permette di rimanere al passo con i tempi e di avere a portata di mano un concentrato di consigli e suggerimenti che, messi a frutto come input per fare ogni giorno meglio del giorno prima, possono sicuramente aiutarci a fare la differenza nel nostro settore.
Certo, se si prende in considerazione la nuova norma solo per cercare quali siano i nuovi requisiti ai quali adempiere per confermare il nostro pezzo di carta (la certificazione), allora non possiamo dare la colpa alla ISO 9001 che cambia di continuo solamente per farci impazzire ma alla nostra poca voglia di migliorarci davvero.
Cosa ne pensate?
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
La risposta è "sì" perché, quando il lavoro di revisione viene fatto bene, serve a cogliere tutti quei cambiamenti intercorsi tra la pubblicazione della precedente revisione e questa nuova.
Dal 2008 ad oggi le organizzazioni hanno cambiato profondamente il loro modo di lavorare. Basta che ognuno di voi si fermi per un attimo a pensare a come viveva la propria giornata di lavoro sei anni fa per vedere che è era parecchio diversa da quella odierna.
I sistemi integrati stanno sostituendo il vecchio sistema di gestione della Qualità, i documenti sono in formato digitale, i clienti si aspettano sempre di più in termini di qualità e velocità, la comunicazione è sempre più rapida, i cambiamenti tecnologici sono diventati continui, i fornitori e i clienti spesso stanno dall'altra parte del mondo e il miglioramento continuo è diventato una vera e propria necessità per chiunque voglia sopravvivere sul mercato.
E ancora non basta perché questi sono anni caratterizzati da una forza lavoro che è ormai multietnica e multiculturale e perché l'attenzione ad ambiente e sicurezza sta diventando sempre più impellente.
Anche prestare più attenzione ai rischi è diventato fondamentale per avere successo mentre ci si è resi conto che l'abbinata "comando e controllo" non funziona più perché, per tirare fuori il meglio dalle persone, bisogna imparare a interagire con loro e bisogna apprendere come farlo al meglio.
La Qualità sta diventando sempre più una "strategia" e, se ci pensate per un attimo, è logico che sia così se davvero la si vuole far diventare uno strumento per migliorare il nostro modo di lavorare.
Rivedere periodicamente uno standard per adattarlo a tutto questo è un processo complesso che coinvolge una moltitudine di fattori sociali, politici ed economici ma è qualcosa che, se fatto bene, ci permette di rimanere al passo con i tempi e di avere a portata di mano un concentrato di consigli e suggerimenti che, messi a frutto come input per fare ogni giorno meglio del giorno prima, possono sicuramente aiutarci a fare la differenza nel nostro settore.
Certo, se si prende in considerazione la nuova norma solo per cercare quali siano i nuovi requisiti ai quali adempiere per confermare il nostro pezzo di carta (la certificazione), allora non possiamo dare la colpa alla ISO 9001 che cambia di continuo solamente per farci impazzire ma alla nostra poca voglia di migliorarci davvero.
Cosa ne pensate?
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