Continuiamo a leggere: "Mente & cervello" e a parlare di apprendimento analizzando la seconda tecnica che garantisce risultati in questo campo.
(...)
Pratica distribuita
Come funziona
Spesso gli studenti si riducono all'ultimo momento per poi darsi a grandi "abbuffate" di studio.
Distribuire lo studio nel tempo, però, è assai più efficace.
(...)
Analizzando 254 studi, con oltre 14.000 partecipanti, si è visto che gli studenti ricordavano di più dopo uno studio intervallato (47 per cento) che dopo uno studio continuo (37 per cento).
Quando funziona
Ne beneficiano sia i bambini di appena tre anni, sia studenti universitari e adulti.
La distribuzione dello studio nel tempo è utile nell'apprendimento di vocaboli stranieri, delle definizioni delle parole e persino nell'acquisizione di abilità come quelle richieste dalla matematica, dalla musica e dalla chirurgia.
E' pratico?
Sì. Anche se di solito i libri raggruppano i problemi in base all'argomento, lo studente può alternarli per conto proprio.
E' necessario programmare in anticipo e superare la tendenza a rimandare lo studio.
Come usarlo?
In genere sono più efficaci gli intervalli lunghi.
In uno studio, un intervallo di 30 giorni migliorava le prestazioni più di un intervallo di un solo giorno.
In uno studio on line sull'apprendimento di informazioni semplici, il massimo delle prestazioni si è ottenuto quando gli intervalli tra le sessioni di apprendimento erano tra il 10 e il 20 per cento dell'intervallo di ritenzione.
Per ricordare qualcosa per una settimana, le sessioni dovrebbero essere separate da 12-24 ore; per ricordare per cinque anni, l'intervallo dovrebbe essere tra i sei e i 12 mesi.
Sembra strano, ma effettivamente le informazioni restano nella mente anche nel corso di questi lunghi intervalli, e quel che si dimentica si impara di nuovo in fretta.
Intervalli lunghi tra i periodi di studio sono l'ideale per tenere a mente i concetti fondamentali su cui si fondano le conoscenze avanzate.
(...)
A domani.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
(...)
Pratica distribuita
Come funziona
Spesso gli studenti si riducono all'ultimo momento per poi darsi a grandi "abbuffate" di studio.
Distribuire lo studio nel tempo, però, è assai più efficace.
(...)
Analizzando 254 studi, con oltre 14.000 partecipanti, si è visto che gli studenti ricordavano di più dopo uno studio intervallato (47 per cento) che dopo uno studio continuo (37 per cento).
Quando funziona
Ne beneficiano sia i bambini di appena tre anni, sia studenti universitari e adulti.
La distribuzione dello studio nel tempo è utile nell'apprendimento di vocaboli stranieri, delle definizioni delle parole e persino nell'acquisizione di abilità come quelle richieste dalla matematica, dalla musica e dalla chirurgia.
E' pratico?
Sì. Anche se di solito i libri raggruppano i problemi in base all'argomento, lo studente può alternarli per conto proprio.
E' necessario programmare in anticipo e superare la tendenza a rimandare lo studio.
Come usarlo?
In genere sono più efficaci gli intervalli lunghi.
In uno studio, un intervallo di 30 giorni migliorava le prestazioni più di un intervallo di un solo giorno.
In uno studio on line sull'apprendimento di informazioni semplici, il massimo delle prestazioni si è ottenuto quando gli intervalli tra le sessioni di apprendimento erano tra il 10 e il 20 per cento dell'intervallo di ritenzione.
Per ricordare qualcosa per una settimana, le sessioni dovrebbero essere separate da 12-24 ore; per ricordare per cinque anni, l'intervallo dovrebbe essere tra i sei e i 12 mesi.
Sembra strano, ma effettivamente le informazioni restano nella mente anche nel corso di questi lunghi intervalli, e quel che si dimentica si impara di nuovo in fretta.
Intervalli lunghi tra i periodi di studio sono l'ideale per tenere a mente i concetti fondamentali su cui si fondano le conoscenze avanzate.
(...)
A domani.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Nessun commento:
Posta un commento